Remaschi: “La telefonata? Sicuramente ho fatto una cavolata ma l’intento era di far credere che avevamo problemiâ€
LUCCA – Tirato in ballo dal candidato a sindaco del centrodestra per una telefonata nei giorni a ridosso del ballottaggio l’assessore regionale Marco Remaschi ha incontrato i giornalisti. “Si è subito rimesso alle nostre decisioni. Sul suo futuro nel – ha spiegato il commissario Bruzzesi – decideranno direzione e iscritti. Il problema e’ nato a Lucca e qui’ sara’ risolto”.
La direzione provinciale del Partito Democratico e le assemblee decideranno del futuro dell’assessore regionale Marco Remaschi. Giudicheranno se la telefonata fatta al candidato a Lucca del centrodestra Remo Santini abbia provocato o meno danni al partito. Ed e’ in quest’ottica che lo stesso Remaschi non si è dimesso ma ha rimesso da subito il suo futuro nelle mani del Pd.
E’ quanto emerso dall’incontro convocato nella sede territoriale e dal il commissario del Pd comunale Stefano Bruzzesi e il segretario territoriale Patrizio Andreuccetti. In sala tutti i piu’ importanti esponenti locali. Sulla vicenda Bruzzesi è chiaro: “Il problema è nato a Lucca e sarà risolto a Lucca. Ci sono dei moderni Robespierre oggi, ma qui le teste non le taglia nessuno. Decide l’iscritto al Pd in un confronto serio e non le gogne mediaticheâ€.
Lo stesso commissario ha sottolineato come stia proseguendo da parte degli avversari l’operazione terra bruciata innescata da Remo Santini. “Solo il candidato del centrodestra ci avrà creduto a quella telefonata che rimane comunque una gran cavolata– ha concluso Bruzzesi – Mi chiedo perché pero’ non l’abbia pubblicata subito. Bisogna saper vincere ma, ahimè, si può anche perdere, è la politicaâ€.
Remaschi e’ stato presentato come un gran combattente protagonista di vittorie importanti, a Borgo a Mozzano, Bagni di Lucca e ad Altopascio.
Poi Remaschi ha spiegato le sue ragioni: “La telefonata è stata fatta sottovalutando varie cose – ha spiegato – ma con l’intento di far abbassare la guardia a loro facendogli credere che avevamo problemi interni. Io parlo con i votanti centrodestra, per portarli a votare centrosinistra. Questo metodo ha portato alla vittoria i sindaci di Borgo, Altopascio, Bagni di Lucca e credo anche a Lucca. Questo fatto è successo tra le riunioni di Milano e Roma e questo aspetto poteva essere ed è stato strumentalizzato, per indebolire il Pd. D’altronde tante volte io e Santini ci siamo sentiti perché era caposervizio di una testata locale e tra noi c’era molta confidenza. Detto questo ringrazio il Pd, mi metto a disposizione per gli approfondimenti necessari nei circoli con iscritti e non solo, con tutti coloro che vorranno. Se ci fosse stata scorrettezza nei miei comportamenti, mi sarei dimesso. Ma siccome non c’è, io mi rimetto al mio partito, perché è il partito che mi ha permesso di ricoprire questo ruolo in Regione. Non voglio chiudere la mia carriera politica passando da infame. A Lucca nei giorni a ridosso del ballottaggio ho incontrato il mondo dei sindacati, della sanita’ e delle associazioni venatorie evidentemente riuscendo a strappare voti al centrodestra. Non ho parlato ancora con Rossi – aggiunge – Sono rientrato venerdì sera dall’Olanda. Stamani io ero a Firenze, e Rossi a Roma, non abbiamo avuto modo di incontrarci. Se il presidente mi chiamerà , spiegherò anche a lui questo tipo di atteggiamento. Lui dovrà valutarmi come assessore, è il presidente che mi dà la delega, ma sarà un ragionamento di coalizione. Per il resto devo confrontarmi col mio partitoâ€.
di Redazione
Fonte: NoiTv