Si sta completando il trasferimento ad Anas di alcune strade piemontesi passate a suo tempo alla Regione Piemonte con l’introduzione del cosiddetto “federalismo stradaleâ€.
Il punto della situazione effettuato dai presidenti della Regione, Sergio Chiamparino, e di Anas, Gianni Vittorio Armani, durante un incontro svoltosi il 3 luglio a Torino ha consentito ad entrambe le parti di ribadire la positiva sinergia tra i due enti, che ha portato all’individuazione di circa 1000 chilometri di strade interessate al rientro suddivise tra la Città metropolitana di Torino e le province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo e Novara. Un’operazione resa possibile anche grazie all’impegno della Regione, che si è fatta promotrice dei necessari accordi con le varie amministrazioni.
I due presidenti hanno poi parlato della tangenziale di Fossano, interessata dal crollo improvviso di una campata dello svincolo di Marene verificatasi il 18 aprile scorso. Il presidente Armani ha ricordato che, oltre alla necessaria collaborazione con l’autorità giudiziaria, Anas ha avviato un vasto programma di verifiche su tutte le 114 campate delle opere d’arte che costituiscono la tangenziale di Fossano, che hanno utilizzato tecniche di analisi all’avanguardia dirette ed indirette per poter indagare al meglio lo stato dei viadotti. Le indagini saranno completate entro il 20 luglio, comprese le verifiche tramite georadar e le prove di carico su tutto il sistema di viadotti. Pertanto, assieme agli esperti del Politecnico di Torino, sarà possibile fissare la data di riapertura della tangenziale. Per quanto riguarda il viadotto crollato, Anas ha stimato di poter bandire entro l’anno in corso la gara d’appalto per una ricostruzione che, da previsioni, sarà interamente in acciaio.
Armani ha inoltre annunciato che, grazie all’ottenimento del finanziamento dell’opera, Anas entro il mese di luglio bandirà la gara per la ricostruzione nel territorio di Priola del tratto della strada statale 28 gravemente danneggiato dall’alluvione del novembre 2016. L’avvio delle procedure di appalto è stato possibile grazie all’inserimento dei lavori nel recente decreto di anticipazione fondi del contratto di programma 2016. Sull’arteria è stato inoltre concluso lo studio congiunto Anas-Regione Piemonte per individuare i punti su cui intervenire, ed ora Anas sta studiando le priorità da cui iniziare mentre la Regione ha chiesto ulteriori fondi allo Stato per finanziare l’intero programma.
La riunione ha consentito poi di ricostruire la complessa vicenda del nuovo tunnel del Colle di Tenda, dopo che lo scorso 24 maggio, su disposizione della Procura della Repubblica di Cuneo, l’intero cantiere è stato posto sotto sequestro e sono stati avviati, con la nomina dei consulenti tecnici della Procura e di tutti i soggetti coinvolti, gli accertamenti richiesti. Anas, dichiarata parte offesa nel procedimento, ha collaborato con le indagini e gli accertamenti tecnici sinora eseguiti, mantenendo la custodia giudiziaria delle opere sui versanti italiano e francese, dove ha in corso attività di monitoraggio, presidio e controllo. Una volta dissequestrato il cantiere, Anas ordinerà all’appaltatore, in aderenza ai risultati degli accertamenti tecnici, di riprendere i lavori ripristinando o ricostruendo le opere oggetto di dissesto e recuperando per quanto possibile i tempi trascorsi. Inoltre, vigilerà affinché l’impresa predisponga un cronoprogramma dei lavori in grado di garantire il risultato nel più breve tempo possibile.
Fonte: Regione Piemonte
Fonte: ANSA