Il consigliere Giacomo Leonelli (Partito democratico) esprime la propria soddisfazione per la classifica stilata dal Censis e pubblicata dal quotidiano ‘La Repubblica’ sulle Università italiane, che vede quello di Perugia primo tra i grandi atenei nazionali. Per Leonelli si tratta di “un risultato importante per tutta la comunità regionale, per la Regione, per gli studenti e per la città . Ora dobbiamo continuare a qualificare l’offerta didattica quanto quella dei servizi per attrarre giovani dalle altre regioni e mantenere questo positivo primatoâ€.
(Acs) Perugia, 3 luglio 2017 – “Si tratta di un risultato importante per tutta la comunità regionale, per la Regione, per gli studenti e per la città . Ora dobbiamo continuare a qualificare l’offerta didattica quanto quella dei servizi per attrarre giovani dalle altre regioni e mantenere questo positivo primatoâ€. Così il consigliere Giacomo Leonelli (Partito democratico) esprime la propria soddisfazione per la classifica sulle Università italiane stilata dal Censis e pubblicata dal quotidiano ‘La Repubblica’, che vede quello di Perugia primo tra i grandi atenei nazionali.
Per l’esponente del Pd “questo riconoscimento è una vittoria di tutti, a cominciare dall’Ateneo. Ma anche della Regione, che attraverso l’Agenzia regionale (Adisu) ha promosso un vero diritto allo studio attraverso le numerose borse di studio, che sono uno dei 5 indicatori della classifica. Il positivo riscontro ottenuto – aggiunge – deve portarci ad uno sforzo ulteriore, di coesione, di innovazione e di crescita, che ottenga il risultato di rafforzare l’attrattività di UniPg nei confronti delle altre sedi universitarie, in una competizione positiva che sia anche una risposta alla fuga dei giovani verso l’esteroâ€.
Giacomo Leonelli conclude evidenziando che “questo risultato deve responsabilizzarci ancora di più e ci chiama ad un impegno ulteriore rispetto all’ampliamento dei servizi offerti agli studenti, come quello della mobilità notturna, la cui sperimentazione è appena terminata. I ragazzi e le loro associazioni chiedono che il servizio ‘Giovani in mobilità ‘ (GiMo), di cui si è appena conclusa la fase sperimentale, venga confermato, ma ciò richiede un impegno finanziario che non può essere solo quello della Regione, vista l’importanza e la ricaduta di questa innovazione anche sul Comune capoluogoâ€. MP/
Fonte: Regione Umbria