Queste le dichiarazioni dei consiglieri di opposizione Trombi, Grassi e Verdi (Frs), Amato (AL), Scaletti (La Firenze Viva) e Xekalos (M5S)
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“Ora che è andata deserta anche quest’ultima asta, crediamo sia giunto il tempo di congelare l’alienazione delle Gualchiere di Remole e di lanciare un bando per salvarle.
Non neghiamo che la sfida sia estremamente complessa, ma crediamo sia necessario provarci fino in fondo: il Comune si attivi per mobilitare le migliori risorse umane e finanziarie per salvare le Gualchiere di Remole, riportandole all’antico splendore e riaprendole al mondo.
Stiamo parlando di un complesso unico, a livello europeo, di archeologia paleo-industriale, con un grande parco, un corpo centrale che risale al 1300 e una storia profondamente legata alle principali famiglie fiorentine nel corso dei secoli, al punto che il nostro Cupolone è stato costruito anche grazie ai soldi provenienti dalla fiorente attività delle Gualchiere stesse. Ed è giusto ricordare le particolari sistemazioni idrauliche di grande valore storico e del borghetto più recente, sempre facenti parte del complesso, nel quale peraltro ha lo studio lo scultore fiorentino, ma di rilievo internazionale, Piero Gensini (a nostro avviso un’ulteriore, preziosa risorsa da mantenere alle Gualchiere).
Crediamo si debba ripartire dalle molte iniziative che nelle ultime settimane sono proliferate a sostegno delle Gualchiere, con la partecipazione di cittadine e cittadini, di gruppi e associazioni, di istituzioni e rappresentanti della cultura, dell’arte e della ricerca: sono testimonianza di una grande attenzione e affezione ad un bene che appartiene alla città di Firenze ed alla sua storia secolare.
Ci auguriamo che il Comune voglia investire in modo massivo per salvare le Gualchiere, mantenendone la proprietà pubblica”. (fdr)
Fonte: Comune di Firenze