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[REGIONE UMBRIA] TRASPORTI: “IL DIRETTORE DI UMBRIA TPL E MOBILITÀ, MAURO FAGIOLI, AMMETTE LE CRITICITÀ DEL SERVIZIO EX FCU” – …

(Acs) Perugia, 4 luglio 2017 – “Solo la magistratura potrà fare chiarezza sulle tante criticità e le questioni irrisolte di una rete ferroviaria abbandonata, malgestita, con stazioni distrutte, tratti interrotti, disservizi, sprechi di risorse e atti vandalici che hanno colpito vecchi e nuovi mezzi di trasporto”. È quanto sostengono i consiglieri regionali della Lega nord, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, commentando l’audizione del direttore del servizio ferroviario di “Umbria Tpl e Mobilità spa”, Mauro Fagioli, in Seconda commissione (link Acs: https://goo.gl/qTT72T).

Fiorini e Mancini sottolineano che Fagioli “ha ammesso che ci sono 4 treni ‘Pinturicchio’ inutilizzati, che la linea non è stata completamente elettrificata, che servono interventi per 150milioni di euro su tutta l’infrastruttura. Davanti a domande precise – rimarcano i consiglieri di opposizione – il direttore Fagioli ha ammesso le criticità del servizio. In questi due anni di presenza in Regione abbiamo cercato risposte in merito al malfunzionamento della Fcu, culminata con la chiusura del tratto da Città di Castello, quello in prossimità di Cesi a Terni e lo spreco di milioni di euro per la metropolitana di superficie ternana, con la conseguenza che il progetto si è arenato subito e il treno non può circolare in quel tratto da oltre 10 anni”. 

I due consiglieri del Carroccio umbro rilevano inoltre di aver “chiesto lumi in merito agli sprechi di risorse, fatto domande sulla rincalzatrice ferroviaria inutilizzata e per la quale viene pagato un canone mensile da Umbria Mobilità e provato noi stessi ‘l’ebrezza’ di un viaggio in ex Fcu dall’Alta valle del Tevere a Perugia, sperimentando in prima persona, alla pari di studenti e pendolari, disservizi e cambi di mezzo. Finalmente – concludono – abbiamo compreso che non si tratta di disgrazie dovute al caso, ma di problematiche serie causate da anni di malagestione del servizio ferroviario, e le parole del direttore lo confermano. Invitiamo la magistratura contabile e giudiziaria a fare chiarezza”. RED/mp

Fonte: Regione Umbria