Udine, 9 lug – La giunta regionale, su proposta dell’assessore
alle Infrastrutture e rerritorio, Mariagrazia Santoro, ha
approvato in via preliminare il regolamento per il sostegno alle
iniziative di auto-recupero, di coabitare sociale e forme
innovative.
È il quarto regolamento di attuazione della legge di riforma del
sistema delle Ater e delle politiche abitative, dopo quelli, giÃ
pienamente in vigore, che disciplinano l’edilizia agevolata,
l’edilizia sovvenzionata, l’edilizia convenzionata.
“Con questo apriamo la possibilità di finanziamento a quelle
tipologie di intervento che si distinguono per intercettare con
modelli diversi le mutate esigenze abitative di alcune fasce
della popolazione”, spiega Santoro ricordando che “anche queste
nuove modalità di sostegno riservano particolare attenzione ad
alcune categorie particolari di persone, tra cui anziani,
giovani, persone singole con minori, disabili, monoreddito,
famiglie numerose, nuclei familiari con anziani o disabili,
sfrattati, persone vittime di violenza di genere o altra forma di
violenza”.
Le iniziative devono essere proposte progettuali che per
tipologia non rientrano tra le iniziative già ammissibili con le
altre agevolazioni previste dalla riforma (LR 1/2016).
Dovranno essere finalizzate a realizzare o riqualificare immobili
da destinare ad uso residenziale con alloggi non di lusso.
Gli alloggi dovranno essere adibiti a dimora abituale dei
destinatari finali (persone fisiche) e quest’ultime dovranno
comunque essersi rivolte allo Sportello risposta casa competente
per territorio.
Per le iniziative di auto-recupero i beneficiari saranno i Comuni
e gli enti pubblici purché concedano il diritto di superficie a
tempo determinato a cooperative edilizie, a proprietà indivisa,
che realizzeranno gli interventi edilizi.
Per le iniziative di coabitare sociale e le forme innovative, i
beneficiari saranno le persone fisiche o giuridiche titolari di
un diritto di proprietà o di superficie sugli immobili. Per la
realizzazione delle iniziative questi beneficiari potranno
avvalersi di altri soggetti sulla base di specifico accordo
vincolante e tra questi anche gli enti privati (onlus).
I contributi saranno concessi in conto capitale in misura
percentuale rispetto alla spesa ammissibile e comunque non
superiore alla spesa sostenuta e rimasta effettivamente a carico.
L’importo del contributo non potrà superare gli 800 mila euro e
non potrà essere riconosciuto su una spesa complessiva inferiore
a 40 mila euro.
Le spese devono essere sostenute in data successiva alla
presentazione della domanda. Saranno ammissibili le iniziative
coerenti con il Programma regionale delle politiche abitative se
condivise e fatte proprie dai Tavoli territoriali.
ARC/SSA/EP
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia