Cervignano del Friuli, 9 lug – “L’Avis è un caposaldo storico
del volontariato nazionale e regionale. Cosa avremmo fatto senza
la sua presenza capillare in occasione, ad esempio, di un momento
tragico come il terremoto? Dagli anni ’20 in poi, in periodi
profondamente diversi tra loro, l’associazione non ha fatto
mancare il suo ottimismo e la sua forte fiducia nei cittadini”.
Con queste parole l’assessore alle Infrastrutture e Territorio,
Mariagrazia Santoro, ha portato il saluto della Regione Friuli
Venezia Giulia alle celebrazioni tenutesi a Cervignano del Friuli
in occasione del triplice anniversario dell’Associazione
volontari italiani del sangue (Avis), che ha festeggiato i 90
anni dalla costituzione del sodalizio nazionale, i 45 anni di
quello regionale e i 50 anni dell’organismo provinciale.
Sono circa 8500 i volontari attivi iscritti all’Avis in Friuli
Venezia Giulia, rappresentati in una fitta rete capillare di
sezioni comunali.
Una presenza che garantisce un apporto di sangue importante alle
esigenze sanitarie, che in Italia sono rappresentate da 1750
persone che quotidianamente ricevono sangue o emocomponenti, per
un fabbisogno di circa 8000 sacche al giorno.
Un impegno che però “non basta a garantire l’autosufficienza a
tutte le regioni italiane” come ha ricordato il neo presidente
nazionale dell’Avis, Alberto Argentoni, alla sua prima presenza
in regione. Argentoni ha posto l’accento sulla necessità di non
depauperare l’attività di raccolta sul territorio e di integrare
il modello di volontariato dei donatori di sangue nel più ampio
sistema del terzo settore, appena riformato.
L’impegno nel proselitismo, soprattutto tra i giovani volontari,
è uno dei temi toccati anche dalla presidente regionale Lisa
Pivetta che ha indicato i successi del sistema pordenonese
dell’ufficio di chiamata, basato su donazioni a prenotazione,
grazie al quale è stato possibile incrementare di circa il 10% il
numero di donazioni nel 2016.
Alla cerimonia erano presenti anche rappresentanze di altre
associazioni di donatori, tra cui l’Associazione donatori midollo
osseo (Admo) con il presidente regionale Giorgio Maranzana, a
testimonianza della forte coesione del volontariato nel settore
della salute e della continua necessità di coordinamento, più
volte segnalata nei vari interventi, tra associazionismo, enti
locali e sistema sanitario.
All’evento di chiusura erano presenti, tra gli altri, il sindaco
di Cervignano del Friuli, Gianluigi Savino, il vicepresidente
della provincia di Udine, Franco Mattiussi, il presidente
regionale della Federazione italiana delle associazioni dei
donatori di sangue, Giuliano Chiarandini, il vicepresidente
vicario di Fidas nazionale, Feliciano Medeot, il vice presidente
dell’Avis provinciale, Celestino Buffon, il presidente di
Federsanità Anci Fvg, Giuseppe Napoli.
ARC/SSA/EP
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia