“Cara assessora Concia noi non ridiamo affatto e neppure facciamo della facile ironia sullo stato dei nostri beni culturali e artistici. Il museo degli scavi romani è in condizioni pessime e prima di rispondere con comunicati pieni di errori la preghiamo di informarsi meglioâ€. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, attacca in Consiglio comunale. E incalza: “Afferma che in questo momento il museo è chiuso e così non è. Io ci sono entrato il 5 luglio, con un biglietto che lo attesta. Poi è costretta a ritrattare e dire che gli scavi sono stati chiusi un mese fa. Ma mi sembra che non sia stato fatto niente per riparare alla situazioneâ€.
“Per non parlare del fatto che oggi – continua il capogruppo – ha ammesso che non ha idea di quando avverrà l’inaugurazione del secondo lotto. Cosa che sembrava imminente. Non vorremmo offenderla ma il suo assessorato fa acqua da tutte le parti, perché questo pressappochismo nella gestione della cultura è un disastroâ€.
“Il sindaco ha tagliato un nuovo nastro pochi giorni fa, ma si dimentica che ci vuole cura e passione per la gestione del patrimonio culturale fiorentino. Ormai a Firenze – afferma Grassi – la cultura è sinonimo di marketing. Tutto in vendita e alla mercé della passerella del politico di turnoâ€.
“Vorrei poi tranquillizzare l’assessora Concia – conclude Grassi – che non la riteniamo una straniera in terra fiorentina, ma è lei che se ne tira sempre fuori. Ci dispiace che sia così e la invitiamo a partecipare maggiormente alla vita sociale della città , forse così non si sentirà più esclusaâ€. (fdr)Â
Fonte: Comune di Firenze