(Acs) Perugia, 11 luglio 2017 – Nel corso della riunione odierna dell’Assemblea legislativa, durante la sessione dedicata al question time, i consiglieri Emanuele Fiorini e Valerio Mancini (Lega nord) hanno illustrato la propria interrogazione a risposta immediata con cui chiedono “quali azioni si intendano intraprendere al fine di risolvere il problema dell’ipotesi di inquinamento idrico in località Vocabolo Cupa di S. Eraclio (Foligno), che potrebbe derivare da natura chimica, fisica o microbiologica e le cui conseguenze potrebbero compromettere la salute della flora, della fauna coinvolta, e delle persone nuocendo all’ecosistema e alle riserve idriche per uso alimentareâ€.
Presentando l’atto ispettivo in Aula, Fiorini ha spiegato che “i residenti si trovano in una situazione di disagio stante la mancanza di un bene primario quale l’acqua potabile, dovuto al mancato completamento delle opere di urbanizzazione primaria. Problema rispetto al quale non hanno ottenuto risposte dal Comune di Foligno, malgrado le molte sollecitazioni. Nel raggio di 300 metri dalle abitazioni dalle abitazioni di vocabolo Cupa è sita la discarica ‘Casone’. Le analisi svolte sui pozzi hanno dimostrato l’esistenza di elementi inquinantiâ€.
L’assessore Fernanda Cecchini ha risposto che “dalle informazioni ricevute da Comune e Vus risulta che nell’area non esistono pozzi autorizzati ad uso potabile ma solo irriguo. L’Arpa sta monitorando la valle umbra sud per verificare la presenza di elementi inquinanti nei pozzi, ma la località Cupa non rientra nel perimetro dell’indagine. Al momento non esistono elementi che attestino l’avvenuto inquinamento della falda. La località in questione è esterna al perimetro urbano e urbanizzato. La Vus ha comunicato che esiste un progetto esecutivo per collegare le abitazioni della zona all’acquedotto. Abbiamo comunque trasmesso questa segnalazione per eventuali ulteriori verificheâ€.
Il consigliere Fiorini si è detto “soddisfatto che si attiveranno i lavori per portare l’acqua potabile in quelle case. I pozzi di quella zona non sono autorizzati all’uso potabile perché la Asl ha riscontrato un inquinamento della falde superficiali. Spero che la Regione segua i lavori che verranno svolti e cerchi di risolvere il problema senza strumentalizzarlo, cercando di capire le cause della contaminazione della faldaâ€. MP/
Fonte: Regione Umbria