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[REGIONE UMBRIA] QUESTION TIME (8): “MENO SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE MEDICA E UNIVERSITÀ CHE ASSUME PROFESSORI” – LIBERATI E CA…

(Acs) Perugia, 11 luglio 2017 – I consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, hanno interrogato l’assessore alla salute Luca Barberini sulle Scuole di specializzazione medica, per sapere “se la posizione dell’Università di Perugia, che ha mantenuto solo 18 scuole con sede amministrativa a Perugia, aggregando le altre che erano presenti ad altre sedi e facendo scendere il numero dei medici in formazione da circa 700 a 300 e che, da notizie di stampa, starebbe per deliberare l’assegnazione di 5 posti di professore universitario, di cui uno destinato all’area medica, nonché di 31 associati, impatti o meno anche sulla Sanità regionale, precisando se il previsto reclutamento sia funzionale a mantenere alti i livelli qualitativi delle Scuole di specializzazione a Perugia oppure a risolvere eventuali criticità interne a esse, comunicando infine se non ritenga opportuno per il buon andamento della PA, l’efficienza e la qualità della Sanità umbra, che l’Università impieghi maggiori risorse per mantenere e ampliare il numero delle Scuole di specializzazione a Perugia, visto la loro stretta correlazione con il Sistema Sanitario nazionale e regionale, anziché incrementare professori e associati, peraltro in un momento tutt’altro che facile sia per l’Università che per la tenuta complessiva del nostro welfare”. 

L’assessore Barberini ha risposto che “gli specializzandi sono medici in formazione: non è coerente aumentare gli specializzandi per esigenze di risparmio quanto piuttosto incrementarne il numero al fine di formare una classe medica che sappia rispondere alle esigenze del territorio. Nello specifico, ricordo che ogni scuola per esistere deve avere almeno due professori, ordinari o associati che siano. Abbiamo chiesto all’Università di impegnarsi a garantire la presenza di specializzandi sulle strutture accreditate, quindi non solo negli ospedali di Perugia e Terni ma anche in altri presidi ospedalieri. Quindi una maggiore attenzione alle scelte programmatiche, anche per quanto concerne l’individuazione dei professori per coprire le effettive necessità del territorio. La Regione sta lavorando per rivedere la dislocazione e le specializzazioni assegnate, e il Ministero ha recepito tutto, quindi ci sarà una ricollocazione delle specializzazioni entro pochi giorni”.

Nella replica conclusiva, Liberati ha evidenziato che “l’assessore non ha risposto sul fatto che si continuano ad assumere professori, con la facoltà in grave crisi, e suggerisco di approfondire perché si perdono migliaia di iscritti ogni anno. Quindi esaminate approfonditamente non solo il reclutamento dei professori, ma è necessario capire cosa sta accadendo, dato che sono a rischio migliaia di posti di lavoro per Perugia e non solo”. PG/

Fonte: Regione Umbria