La creazione di un’area, quella che comprende i paesi dei Balcani Occidentali, senza confini e
che si sviluppi economicamente all’interno dell’Unione europea è un processo che deve essere
accompagnato da un programma di riforme istituzionali e di attuazione dello stato di diritto. In
questo contesto, il Friuli Venezia Giulia fa la sua parte assolvendo ad un ruolo strategico nella
cooperazione transfrontaliera e nei collegamenti fra l’Europa sud orientale e il resto del
continente.
Questo il concetto espresso oggi dalla presidente della Regione, Debora Serracchiani, in
chiusura del forum commerciale del summit dei Balcani Occidentali a Trieste.
Per conseguire l’obiettivo, come ha sottolineato Serracchiani, bisogna applicare all’interno
dell’area un approccio che miri alle persone e che preveda la rimozione delle differenze sociali
che si sono allargate durante la crisi, rafforzare i diritti civili, sostenere l’innovazione e una
visione strategica che favorisca gli investimenti di lungo periodo.
“In passato – ha spiegato la presidente – abbiamo assistito ad una specie di gara al ribasso su
temi come il lavoro e il rispetto dell’ambiente. Adesso dobbiamo indirizzare gli investimenti verso
una crescita sostenibile”.
Serracchiani ha poi insistito sulla necessità di rimuovere gli ostacoli infrastrutturali nei
collegamenti e nei trasporti che devono essere superati al fine di creare quelle condizioni
indispensabili allo sviluppo economico dell’area.
“Per questi motivi – ha aggiunto la presidente Fvg – uno dei miei auspici nonché obiettivi è
quello di contribuire a indurre l’Ue a ripensare all’allargamento ai Balcani Occidentali in termini
più concreti rispetto al passato”.
A margine del Forum, infine, Serracchiani ha rivolto un ringraziamento al premier Paolo
Gentiloni che, all’epoca ministro degli Esteri, scelse Trieste quale sede del vertice. “Un evento –
ha concluso – frutto di un lavoro che è partito più di un anno fa e che rappresenta un successo per
la visibilità e il ruolo internazionale conferito alla città e alla regione”. ARC/GG/fc
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia