Gorizia, 18 lug – Gorizia diventerà uno degli hub
dell’odontoiatria con l’apertura a settembre della quarta
poltrona odontoiatrica all’interno dell’ospedale cittadino.
E’ questa una delle novità del programma di odontoiatria sociale,
avviato dalla Regione lo scorso anno, comunicata dall’assessore
regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, assieme al
coordinatore del progetto, Roberto Di Lenarda, e al direttore
generale dell’Azienda per l’assistenza sanitaria n.2 Bassa
Friulana-Isontina, Giovanni Pilati, nell’odierna conferenza
stampa in cui è stato fatto il punto anche sui dati e sugli
sviluppi del programma focalizzando l’attenzione, in particolare,
sull’Isontino e sulla Bassa Friulana.
“Il progetto di odontoiatria sociale – ha chiarito Telesca – è un
esempio di come si riorganizza la sanità governando la spesa ma
mantenendo alti i livelli assistenziali e introducendo dei
servizi aggiuntivi. Grazie a questo progetto – ha aggiunto -
garantiamo su tutto il territorio omogeneità delle prestazioni
base come previsto dai livelli essenziali di assistenza (Lea),
aggiungendo degli extra Lea quali, ad esempio, i trattamenti
ortodontici e di protesi totale”.
Il programma di odontoiatria sociale sul territorio Isontino e
della Bassa Friulana prevede 7 centri erogatori (Gorizia,
Cervignano, Monfalcone, San Giorgio di Nogaro, Latisana, Cormons,
Gradisca) che presentano, come è stato spiegato, una
diversificata erogazione delle prestazioni.
La fotografia al 31 dicembre 2016 ha registrato nei sette centri
11 poltrone odontoiatriche, 216 ore di attività settimanale e 9
operatori. L’obiettivo è di incrementare almeno a 2000 le
prestazioni nei centri che oggi non raggiungono tale cifra,
individuata come limite minimo di sostenibilità , ed in
particolare a Monfalcone, Gradisca, Cormons, Latisana e San
Giorgio di Nogaro “dove verranno aumentate le attività – ha
indicato Di Lenarda – con l’obiettivo di avere la presenza del
professionista cinque giorni su cinque”.
Oltre all’implementazione dell’ambulatorio di odontoiatria di
Gorizia, il programma prevede l’estensione della presa in carico
dei pazienti edentuli eliminando il requisito dell’età , ovvero
avere più di 65 anni.
“Questo significa – ha spiegato Telesca – che chiunque soddisfi
gli unici due requisiti richiesti, essere privi di denti e un
Isee (Indicatore della situazione economica equivalente)
inferiore a 15.000 euro, avrà diritto ad essere preso in carico
dal sistema. Ampliando i criteri possiamo allargare la sfera dei
beneficiari”.
Al 30 giugno 2017, le protesi eseguite risultano essere 221: 165
a Trieste, 32 a Cervignano del Friuli, 17 a San Daniele del
Friuli, 7 ad Azzano Decimo.
In particolare, il dato su Cervignano, secondo Di Lenarda, è
basso rispetto alle potenzialità previste. Per questo è
necessario coinvolgere i medici di medicina generale e
incrementare la comunicazione sulle possibilità offerte dal
programma che Telesca ha sottolineato “essere di qualità “.
Ulteriore novità del programma regionale è l’estensione delle
categorie che possono beneficiare della copertura per la
vulnerabilità sanitaria (pazienti in dialisi, in radioterapia, a
rischio osteonecrosi, disabili neuro-psichiatrici e disabili
ospiti di case alloggio/assistenza).
È programmata entro l’estate del prossimo anno, inoltre, la
visita di tutti gli ospiti disabili delle strutture di assistenza
diurne e H24 della regione per la successiva presa in carico
terapeutica in Aas2. L’attività coinvolgerà 30 strutture e 576
ospiti dell’Isontino. In corso lo studio di fattibilità per
l’organizzazione dell’ambulatorio all’interno del carcere di
Gorizia.
La conferenza stampa ha fornito i dati dei primi 4 mesi del 2017
dell’Azienda sanitaria n.2, evidenziando il numero delle
prestazioni eseguite (4674) e quello dei pazienti (4233). Sempre
nei primi 4 mesi dell’anno sono state erogate 727 prestazioni per
608 bambini da 0 a 14 anni (211 per 182 bambini di età compresa
fra 0 e 6 anni, e 516 prestazioni per 426 bambini da 6 a 14
anni), sono stati attivati l’ambulatorio di odontoiatria
pediatrica a Gorizia e la sala operatoria dedicata a Monfalcone.
Un altro dato diffuso in conferenza stampa ha riguardato le
prestazioni ortodontiche a pazienti da 0 a 14 anni che si
attestano a 84 trattamenti (50 a Trieste, 30 a Udine, 4 a Porcia).
L’obiettivo, proprio in un’ottica di prevenzione, è di visitare,
dal prossimo anno, tutti i bambini di prima elementare della
regione, circa 10mila, e diffondere una campagna informativa per
quelli della scuola elementare (50mila).
Attenzione viene posta anche alla vulnerabilità sanitaria, ovvero
a quei pazienti (oncologici, trapiantati ecc.) che per condizioni
patologiche e fisiologiche necessitano di maggior tutela
sanitaria e alla vulnerabilità sociale. È esteso a 6 ore
settimanali l’ambulatorio dedicato di patologia e medicina orale
per la diagnosi precoce delle neoplasie del cavo orale.
Modificate, per ottimizzare l’offerta sulla base della domanda
registrata nei primi mesi di attivazione del servizio anche le
ore di apertura dei 5 pronto soccorso odontoiatrici (Udine,
Trieste, Pordenone, Gorizia, Gemona del Friuli). A Gorizia il
pronto soccorso odontoiatrico sarà attivo dal lunedì a venerdì
dalle 8 alle 14 ed il sabato dalle 8 alle 12. Gli accessi dal 1
novembre 2016 sono stati 4517 (Aas5 451, Asuiud 1006, Aas3 112,
Aas2 486 e Asuits 2462). Per Gorizia gli accessi mensili variano
da 40 a 70.
È in corso lo studio di fattibilità per l’organizzazione
dell’ambulatorio all’interno del carcere di Gorizia ed entro
l’anno l’Asuiud e le aziende sanitarie 2,3 e 5, potranno disporre
di un software gestionale che consentirà di avere la medesima
banca dati per tutta la regione.
Nell’ambulatorio di Gorizia, nell’ultimo anno, le prestazioni
sono aumentate del 33 per cento e i pazienti del 24 per cento.
Quanto alle liste di attesa, l’obiettivo è di portarle a livelli
adeguati al grado di urgenza o tempestività opportuna sulla base
del quadro clinico del paziente.
ARC/LP/fc
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia