Queste le dichiarazioni del capogruppo di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi insieme al consigliere Giacomo Trombi e alla consigliera Donella Verdi
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“Chissà se la richiesta è partita da Renzi o se rappresenta un gesto spontaneo dei gestori finalizzato a cogliere la benevolenza di chi governa la Città . Fatto sicuro è che lo spazio estivo al Piazzale, tanto voluto dal Sindaco Nardella, che tante polemiche aveva raccolto per l’allestimento, ma che infine ha visto la conferma della concessione per l’estate 2017, verrà inaugurato, e proprio con la presentazione del libro di Renzi. Grave che l’arroganza di chi si crede l’unico padrone della Citta arrivi a questo, e non si dica che è solo la presentazione di un libro come un altro. Abbiamo seri dubbi che lo spazio culturale, concesso dal Comune, possa ospitare eventi esplicitamente politici: il gestore nella proposta culturale aveva inserito questo evento tra quelli in programma? Il Comune quindi ha approvato la programmazione, presentazione inclusa?”
“Renzi è il segretario nazionale del PD ed ex sindaco di Firenze: e non c’è mai stato alcun dubbio sul fatto che pesi ancora politicamente parecchio nella gestione della Città . L’inaugurazione non vedrà al centro il sindaco che rivendica l’importante, per la maggioranza che governa Firenze, scelta di aprire lo spazio estivo al Piazzale: il protagonista indiscusso sarà l’ex sindaco Renzi, il vero burattinaio che sposta le leve nelle scelte più importanti.”
“Chiediamo che il Comune chiarisca che si tratta di un evento che rientra nella programmazione approvata dall’Ente e che non si sta violando nessuna norma. Se così fosse anche se non pensavamo fosse necessario inserirlo in regolamenti e norme comunali, proporremo che negli spazi in concessione a terzi sia vietato fare iniziative partitiche, visto che il PD sfrutta ogni occasione per appropriarsi di spazi pubblici sottraendoli alla collettività e sfruttando ogni evento come una buona occasione per fare campagna elettorale. Rimarcando, fra le righe, che loro, in città , fanno quel che vogliono”. (fdr)Â
Fonte: Comune di Firenze