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(Acs) Perugia, 25 luglio 2017 – “Con la decisione della Giunta regionale di prorogare al 31 agosto 2020 gli interventi di adeguamento degli asili nido, abbiamo sanato l’immobilità dell’Amministrazione perugina che, incurante delle esigenze delle giovani famiglie umbre, ha aspettato fine luglio per porre il problema agli uffici regionaliâ€. Così i consiglieri del Partito Democratico, Carla Casciari e Giacomo Leonelli.
“Con questo intervento – precisano Casciari e Leonelli – mettiamo una toppa all’indolenza dell’Amministrazione comunale di Perugia che ha avuto tre anni per gli adeguamenti alle strutture senza adoperarsi compiutamente in tal senso. Con l’approvazione di questa norma i Comuni possono modificare il termine da concedere ai soggetti gestori dei servizi per gli eventuali adeguamenti, tenuto conto degli interventi da realizzare e fermo restando il possesso dei requisiti minimi di sicurezza, spostandolo al 31 agosto 2020. Contemporaneamente la Regione ha anche inserito una norma che fa obbligo agli stessi Comuni, che gestiscono direttamente i servizi socio educativi per la prima infanzia, ad individuare, entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio di previsione per il 2018 e comunque entro e non oltre il 30 giugno 2018, gli interventi da realizzare e la programmazione finanziaria degli investimenti, trasmettendo i relativi atti deliberativi all’Amministrazione regionaleâ€.
“Purtroppo – sottolineano i due consiglieri del Pd – rimane sullo sfondo il rischio concreto per le famiglie perugine, visto il ritardo nell’apertura delle graduatorie degli asili pubblici, di perdere il ‘bonus asilo’ di mille euro promosso dal Governo, rispetto al quale la Regione non ha competenze per intervenire e che può essere sanato o almeno tamponato solo con un impegno del Comune di Perugia presso Inps e Governo, che non possiamo che auspicare. Apprezziamo la volontà e la responsabilità dell’assessore Antonio Bartolini. Ora – concludono – il Comune si impegni per non creare ulteriori incertezze nella quotidianità dei bambini e delle loro famiglie senza aspettare ulteriori tre anniâ€. RED/dmb
Fonte: Regione Umbria