Lucca –
Il progetto prevede un investimento di 5 milioni di euro e un finanziamento programma di Sviluppo Rurale (Psr) della Regione di 2 milioni e 275 mila euro
PRESENTATO STAMANI “GIRA PER LA PIANA LUCCHESE†PER VALORIZZARE E SVILUPPARE LA PRODUZIONE DI CEREALI AD USO ZOOTECNICO
Al Frantoio Sociale del Compitese di Pieve di Compito questa mattina (mercoledì) è stato presentato il progetto integrato di Filiera P.I.F “G.I.R.A per la Piana Luccheseâ€. Nato grazie alla volontà di un gruppo di imprenditori agricoli lucchesi, ha l’obiettivo di controllare le contaminazioni da aflatossine nella filiera dei mangimi zootecnici e valorizzare e sviluppare la produzione cerealicola attraverso l’integrazione tra produttori e allevatori, attuare investimenti nella filiera sia per le aziende agricole sia per quelle di trasformazione del prodotto, oltre che per la realizzazione e l’ammodernamento delle stalle per l’allevamento.
In tanti – sopratutto imprese del settore e rappresentanti di categoria – hanno partecipato all’incontro a cui sono intervenuti, fra gli altri, Serena Frediani assessore all’agricoltura del Comune di Capannori, Stefano Lazzeri della Molitoria Val di Serchio, Valerio Marchioni di Melograno Servizi, e Fausta Fabbri, dirigente del settore “Consulenza, formazione e innovazione†della Regione Toscana.
Tutti hanno sottolineato l’importanza del progetto che valorizza le filiere territoriali e risponde a delle criticità quali la frammentazione del tessuto imprenditoriale mettendo insieme più soggetti ponendo l’attenzione, fra l’altro, sulla salute dei cittadini e la tutela del territorio.
Il Progetto “G.I.R.A per la Piana Luccheseâ€, che prevede un investimento di 5 milioni di euro e un finanziamento del Programma di Sviluppo Rurale (Psr) della Regione di 2 milioni e 275 mila euro, coinvolge 31 partecipanti. Ne fanno parte, con il coordinamento del soggetto capofila, il molino Molitoria Val di Serchio, 17 imprese agricole e 8 imprese di trasformazione e commercializzazione, il Comune di Capannori, l’Unione provinciale agricoltori, le Federazioni Coldiretti di Lucca e di Pisa, la Confederazione Italiana Agricoltori di Lucca, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agroambientali di Pisa, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Horta Srl spin off dell’Università di Piacenza. L’accordo di filiera si propone di affrontare le criticità principali che stanno emergendo nel settore della produzione dei cereali ad uso zootecnico nel territorio lucchese. Prima fra tutte la frammentazione del tessuto imprenditoriale, la difficoltà di aggregazione e la diminuzione nell’ultimo decennio della superficie agricola utilizzata e della superficie agricola totale con la prevalenza di aziende di piccole dimensioni. Ci troviamo poi di fronte ad una scarsa presenza di infrastrutture, di impianti trasformazione e commercializzazione. Tra le criticità più rilevanti l’insorgenza sempre più elevata di contaminazione da aflatossine nella produzione maidicola.
Il progetto intende trovare soluzioni alle varie problematiche che interessano la filiera dei mangimi zootecnici attraverso investimenti diversificati che vanno dall’ampliamento e ammodernamento delle stalle, all’impianto di pannelli fotovoltaici, dall’acquisto di macchine per la sanificazione delle partite di mais ad un progetto innovativo per il controllo delle aflatossine. Tra i risultati attesi, oltre all’incremento qualitativo e quantitativo dei prodotti cerealicoli primari, di mangimi e di alimenti, la realizzazione di un modello di gestione integrata del rischio di contaminazione da aflatossine con il trasferimento di innovazione alle imprese agricole attraverso l’uso di tecnologie di fotointerpretazione dello stato colturale, di tecniche di contenimento biologico delle infestazioni di Aspergillus flavus e di protocolli di decontaminazione delle partite di mais.
Fonte Verde Azzurro