Ministro degli Interni atteso in settembre in FVG
Trieste, 27 lug – “Accelerare tutti i provvedimenti atti a
discernere e respingere chi non ha diritto alla protezione
internazionale, mantenendo al contempo sotto stretto controllo
gruppi e individui soggiornanti”. Lo chiede in una lettera
inviata oggi al ministro degli Interni, Marco Minniti, la
presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, alla
notizia che tre cittadini stranieri, profughi ospiti in strutture
cittadine, sono stati arrestati a Trieste con l’accusa di
violenza sessuale nei confronti di una minorenne.
Parlando di “un atto di brutale violenza”, nella missiva la
presidente ricorda di aver “già ritenuto di intervenire più
volte, sia seguendo le vie istituzionali sia attraverso i mezzi
d’informazione, per segnalare la pressione cui è sottoposta la
comunità del Friuli Venezia Giulia, in ragione della presenza sul
territorio di migliaia di individui, in larghissima maggioranza
giovani maschi e per lo più portatori di usi e costumi
tradizionali che potenzialmente confliggono con la cultura di un
territorio moderno e tollerante”.
Per Serracchiani “questo è un problema la cui soluzione non può
essere relegata a un futuro indefinito e che richiede la messa in
atto contemporanea e contestuale di strumenti di prevenzione e di
repressione, oltre alla predisposizione urgente di un piano di
integrazione socioculturale”.
L’appello accorato al Ministro dell’Interno, “cui riconosco -
dice – di aver affrontato con energia il fenomeno delle
migrazioni e di aver lavorato per porvi un argine” nasce dunque
da “l’orrore che suscita la violenza avvenuta a Trieste, che si
aggiunge ad altri atti di diversa criminalità commessi da
analoghi soggetti”.
Da qui la sollecitazione a “compiere uno sforzo ulteriore, ad
accelerare tutti i provvedimenti atti a discernere e respingere
chi non ha diritto alla protezione internazionale, mantenendo al
contempo sotto stretto controllo gruppi e individui soggiornanti”.
“Come ho avuto modo di dire, suscitando polemiche di cui ancora
adesso non mi capacito, simili atti di violenza mettono
gravemente in crisi l’attitudine all’accoglienza delle nostre
comunità , nelle quali si insinua un legittimo timore e da cui
sorge un sempre più impellente bisogno di sicurezza e
rassicurazione”, aggiunge la presidente, sottolineando che “non
si può e non è giusto mettere troppo a lungo alla prova la
pazienza dei nostri cittadini”.
Nel dirsi sicura che è “di immediata evidenza la necessità di
agire, con gli strumenti legislativi che sono stati recentemente
approvati e, se occorresse, apprestandone altri ancora più
mirati”, la presidente conclude proponendo che questi temi siano
al centro anche della visita del ministro Minniti in Friuli
Venezia Giulia, già programmata il prossimo settembre.
Riferendosi all’accaduto, infine, Serracchiani non manca di
rivolgere un particolare pensiero alla giovanissima vittima della
violenza, “che ha patito un oltraggio supremo e che mi auguro
potrà superare questo trauma” e che “rimane però come monito per
noi tutti, perché sta alle Istituzioni difendere chi come lei è
indifeso”.
ARC/PPD
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia