FIRENZE – Lo sblocco delle risorse per l’attuazione delle politiche attive del lavoro a favore dei lavoratori delle aree di crisi complessa che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali, è stato chiesto oggi al ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti al termine della riunione della IX Commissione della Conferenza delle Regioni, presieduta a Roma dall’assessore all’istruzione formazione e lavoro della Regione Toscana Cristina Grieco.
“Si tratta di atti attesi da mesi – ha detto Cristina Grieco – che rivestono la massima urgenza, soprattutto in considerazione delle aspettative che si sono generate sui territori e sulle quali le amministrazioni regionali sono chiamate a dare risposte concrete ed immediate”.
In particolare si fa riferimento allo schema di convenzione tra il Ministero del Lavoro, Regioni ed Anpal e a quello da stipularsi con l’Inps , indispensabili per sbloccare le risorse residue degli ammortizzatori sociali in deroga e da destinare alle politiche attive. “Infine – ha concluso l’assessore Grieco – è necessario avere al più presto la circolare applicativa da parte dell’Inps per la prosecuzione della mobilità in deroga nelle aree di crisi complessa”.
In Toscana, ricorda l’assessore, “lo sblocco da parte del ministero del lavoro degli strumenti attuativi significa attivare quanto prima il “Piano integrato per l’occupazione” approvato nel marzo di quest’anno dalla giunta regionale e finalizzato a garantire un sostegno al reddito e al reinserimento lavorativo di circa 5000 disoccupati. Finanziato con circa 30 milioni di euro (di cui il 70% dedicato alle aree di crisi industriale)Â punta a garantire un sostegno al reddito e assistenza intensiva alla ricollocazione per favorire il reinserimento lavorativo dei disoccupati, attraverso l’acquisizione il mantenimento e l’accrescimento di competenze”.
In particolare il piano toscano si rivolge ai disoccupati privi di prestazioni a sostegno del reddito, e sono attuate attraverso la sperimentazione regionale dell’assegno per l’assistenza alla ricollocazione (8 milioni di euro), l’indennità di partecipazione (14,5 milioni di euro) alle politiche previste dall’assegno per l’assistenza alla ricollocazione (500 euro al mese per massimo sei mesi, l’incentivo all’occupazione (7 milioni di euro) che può essere richiesto dalle imprese e dai datori di lavoro che assumono i soggetti destinatari dell’assegno per l’assistenza alla ricollocazione (sperimentazione regionale) e che abbiano sottoscritto il Patto di servizio personalizzato.
Inoltre, potrà essere garantita la prosecuzione della mobilità fino a un periodo massimo di 12 mesi, a favore dei lavoratori che operano nelle aree di crisi complessa (Livorno e Piombino) e che, al 1° gennaio 2017, risultavano beneficiari di trattamenti di mobilità ordinaria o in deroga. Questi fondi sono erogati  a condizione che i lavoratori siano destinatari di misure di politica attiva. La Regione sta predisponendo in questi giorni il Piano regionale di politiche attive per i lavoratori delle aree di crisi complessa interessati alla prosecuzione del trattamento di mobilità .
Â
Fonte: Regione Toscana