Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, sollecita la “presidente Marini a richiedere subito lo stato di calamità naturale per la siccità â€. Per Liberati “la Regione è arrivata al tavolo nazionale con dati preoccupanti sulla grave siccità che sta danneggiando ovunque le imprese umbre, ma l’immobilismo della Giunta Marini colpisce le nostre aziende che non verranno supportate dalle assicurazioni, né potranno valersi del Fondo di solidarietà nazionaleâ€.
(Acs) Perugia, 27 luglio 2017 – “La Regione è arrivata al tavolo nazionale con dati preoccupanti sulla siccità . La presidente Marini richieda subito lo stato di calamità naturaleâ€. È quanto dichiara il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati.
Liberati ricorda che “ieri nel corso della riunione straordinaria dell’Osservatorio permanente sugli usi idrici presso l’Autorità di Distretto dell’Appennino Centrale a Roma è emersa una ‘severità idrica elevata per la regione Umbria’, assieme a Lazio e Marche (su Pesaro-Urbino) e Toscana (https://goo.gl/jC7W7L ). Niente di nuovo, in realtà . Sono mesi che si va avanti così: forse la Regione Umbria preferisce evitare di richiedere al Governo amico lo stato di calamità naturale. Forse la Regione Umbria farà da sola? Sarà la Regione Umbria, notoriamente ricca, a rifondere le nostre imprese agricole e zootecniche con quelle spettanze economiche necessarie per assicurare loro continuità finanziaria e, conseguentemente, aziendale?â€.
“Le circostanze atmosferiche – prosegue Liberati – saranno pure eccezionali, ma l’immobilismo di Catiuscia Marini è quello di sempre. Eppure la grave siccità sta danneggiando ovunque le imprese umbre, e non soltanto nei territori tradizionalmente marginali rispetto alle reti di adduzione esistenti, mettendo inoltre a ulteriore rischio gli stessi bacini idrici afferenti al bacino del Tevere. Molte aziende, pertanto, non verranno supportate dalle assicurazioni, né potranno valersi del Fondo di solidarietà nazionale: infatti sarà possibile far luogo al Fondo soltanto quando la Giunta Marini si rivolgerà allo Stato. Altri, come Toscana e Lazio, connotati dallo stesso nostro clima, si sono già mossi. Noi, invece, restiamo la Regione slow per definizione, i lumaconi di sempre: mai una decisione rapida, mai una scelta utile in tempi adeguati. È così che la Giunta regionale – conclude – colpisce masochisticamente le aziende umbre, danneggiando quella stessa economia che proprio la politica, se esistesse, dovrebbe mantenere e rilanciareâ€. RED/dmb
Fonte: Regione Umbria