di Mauro Gentile
Presentata questo pomeriggio dal vicesindaco Guido Montanari, nel corso di una riunione congiunta delle Commissioni consiliari seconda e sesta, la delibera relativa allo stralcio dei Programmi di Rigenerazione Urbana, Sociale e Architettonica (PRUSA), predisposti tra il 2013 e il 2016.
Nello specifico il provvedimento è relativo all’ex area Thyssenkrupp e castello di Lucento (350mila metri quadrati tra corso Regina Margherita, via Pietro Cossa, via Pianezza e le sponde del fiume Dora), le aree a Nord e a Sud di corso Romania (965mila metri quadrati), la zona compresa tra strada del Portone, il confine con Grugliasco, corso Tazzoli, corso Tazzoli 215 interno e corso Orbassano (superficie complessiva di circa 150mila metri quadrati), e l’area compresa tra corso Bramante, corso Turati e la linea ferroviaria (uno spazio urbano che misura circa 110mila metri quadrati).
“Con questo atto – spiega il vicesindaco Guido Montanari – vengono ridefinite scelte strategiche di pianificazione per la riqualificazione di aree urbane di rilevante estensione che, fino ad alcuni anni fa, hanno ospitato complessi industriali e attività artigianali. I nuovi progetti, in linea con gli indirizzi della Sala Rossa, dovranno puntare al ritorno di insediamenti destinati ad attività produttive, al recupero del patrimonio edilizio esistente, alla salvaguardia e all’ampliamento delle aree verdi, alla riduzione delle aree destinate a complessi commerciali e nuove residenzeâ€.
“Altro obiettivo – ha aggiunto il vicesindaco Montanari – è quello di semplificare, per quanto possibile, le procedure necessarie a governare la trasformazione, utilizzando anche gli strumenti previsti dalla legge 106/2011 (provvedimenti in deroga al Piano Regolatore), che consentono di ottenere contributi di valorizzazione per gli interventi di riqualificazioneâ€.
Nel complesso, nelle aree citate, si avrà una riduzione delle superfici per il commercio di circa 240mila metri quadrati e di quelle residenziali per circa 165mila metri quadrati, mentre invece le aree a destinazione produttiva aumenteranno di circa 841mila metri quadrati.
“Naturalmente – ha dichiarato il vicesindaco Montanari a seguito di alcune osservazioni dei consiglieri – non si pensa di insediare le industrie rumorose e inquinanti di un tempo, ma di avere aree destinate all’industria 4.0, alla logistica, al coworking, ecc..  Altresì – ha aggiunto ancora il vicesindaco – saranno previste nelle zone di confine della città fasce verdi di rispetto, da destinarsi a parchi e attività agricoleâ€.
Fonte: Comune di Torino