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[ALTOPASCIO] Muore nel dirupo, giallo sulle Apuane


CAREGGINE. Cinquantacinque-sessantacinque anni. Tratti caucasici, capelli e barba bianchi, mani curate, una maglietta di Decathlon. E uno zaino rosso da trekking di marca Wigwam con, all’interno, un calendario della Toscogas, l’azienda di Marginone. Queste sono le uniche tracce in mano ai carabinieri per dare un nome all’escursionista trovato morto ieri pomeriggio ai piedi di uno strapiombo del monte Sumbra, nel territorio di Careggine quasi al confine con quello di Stazzema.

Un giallo in piena regola, visto che non risultano denunce di scomparse recenti. E – andando indietro di qualche mese – in zona c’è solo quella di un pastore di Pieve Fosciana, sparito nel nulla a marzo scorso. I carabinieri, sotto la guida del capitano Paolo Volontè, stanno verificando questa pista sottoponendo alla famiglia dello scomparso le immagini degli oggetti ritrovati, ma le concordanze finora sembrano minime.

Il dettaglio dello zaino
Il dettaglio dello zaino


E allora, chi è l’uomo trovato nel bel mezzo delle Apuane? E da quanto tempo il corpo si trovava lì? A questa seconda domanda ha dato una prima risposta l’esame esterno effettuato ieri dal medico legale Stefano Pierotti all’obitorio di Lucca: il corpo è stato ai piedi della parete rocciosa per qualche settimana, come testimoniato anche dal “passaggio” degli animali che hanno lasciato tracce sul cadavere.

L’allarme, però, è stato dato solamente nella serata di mercoledì da due escursionisti che, nel pomeriggio, si erano imbattuti nello zaino abbandonato sul sentiero. Gli uomini del soccorso alpino e, da ieri mattina, l’elisoccorso Pegaso, si erano messi alla ricerca del proprietario, sperando si trattasse solo di una dimenticanza. All’interno il calendario, viveri, indumenti e un sacco a pelo. Niente documenti, né cellulare.

Nel primo pomeriggio il soccorso alpino ha individuato la zona da dove poteva essere caduto l’escursionista, forse per un malore o per una disattenzione: un sorvolo del Pegaso ha dato la conferma.

Complicate le operazioni di recupero del corpo, con il tecnico dell’elisoccorso e il medico che sono stati calati con il verricello per riuscire ad agganciare il cadavere, poi trasportato all’obitorio del Campo di Marte.

Nei prossimi giorni i carabinieri allargheranno il raggio delle ricerche sulle banche dati degli scomparsi: la presenza del calendario di un’azienda lucchese potrebbe far pensare che la vittima possa essere della zona o, quantomeno, toscana.

Nel frattempo, però, chi riconosce lo zaino o altri elementi della descrizione dello sfortunato escursionista è invitato a farsi avanti.

 


Fonte: Il Tirreno