Codroipo, 28 luglio – Una convenzione per lo scambio dei dati sismici sarà siglata dalla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia con la Provincia autonoma di Trento, l’Agenzia per la Protezione civile Alto Adige, il Land Tirol, la Regione Veneto, la Zentralanstadt für Meteorologie und Geodynamik (Zamg) che costituisce il servizio sismico austriaco, l’Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale (Ogs) di Trieste e il dipartimento di Scienze della terra, dell’ambiente e della vita dell’Università di Genova (Distav).
La delibera che recepisce lo schema di accordo, della durata di 9 anni, è stata approvata oggi dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia su proposta dell’assessore alla Protezione civile, Paolo Panontin.
L’intesa, di cui si è fatta promotrice la Provincia autonoma di Trento, ricalca un’analoga convenzione decennale firmata a Bolzano con decorrenza da gennaio 200 e firmata allora, oltre che dalla Protezione civile Fvg, dalla Provincia autonoma di Bolzano, dal Land Tirol, dal Cantone dei Grigioni Ufficio del militare e della protezione civile, dalla Zentralanstalt für Meteorologie und Geodynamik, dalla Eidgenössiche Technische Hochschule di Zurigo, dalla Presidenza del consiglio dei Ministri dipartimento della Protezione civile e dalla Provincia autonoma di Trento.
Una relazione della Protezione civile Fvg dello scorso 7 luglio ha evidenziato che, grazie a tale convenzione, negli ultimi dieci anni ciascuno degli enti aderenti ha potuto disporre in tempo reale di un numero notevole di dati sismici registrati, migliorando notevolmente l’efficienza delle proprie reti di monitoraggio e, di conseguenza, la prontezza dei sistemi di allertamento in caso di terremoto e la conoscenza della sismicità dell’area.
Con il nuovo accordo di collaborazione, gli enti firmatari si propongono di integrare i dati sismici acquisiti in tempo reale dalle stazioni delle proprie reti sismiche con quelli registrati dalle stazioni poste nelle aree limitrofe ai propri territori per scopi istituzionali, scientifici o di protezione civile, consentendo di valorizzare al meglio le potenzialità scientifiche, le capacità operative e le esperienze che gli enti detengono. ARC/PPH/fc
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Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia