FIRENZE – Un sistema che funziona, quello toscano della bonifica. E i risultati si cominciano a vedere. “Basta andare in giro lungo i nostri corsi d’acqua e constatare con i propri occhi che il lavoro di manutenzione fatto sta dando i suoi risultati”. Con queste parole il presidente Enrico Rossi fa il punto sull’attività dei Consorzi di bonifica a un anno dalla entrata a regime della riforma firmata Regione che li ha ridotti da 26 a 6 e ha esteso il contributo di bonifica a tutti i toscani.
“Proprio sul contributo – aggiunge Rossi – proporremo ai parlamentari che nella prossima legge finanziaria sia introdotta la sua detraibilità “.
Ed è l’assessore all’ambiente Federica Fratoni, al fianco del presidente durante la conferenza stampa, a spiegare la ‘ratio’ della proposta: “C’è già la deducibilità del contributo, ma noi puntiamo alla detraibilità , sarebbe un segnale importante. Riteniamo sia giusto, trattandosi di un contributo di scopo che ha un obiettivo di interesse pubblico”.
I numeri del sistema toscano della bonifica
Ogni anno 100 milioni per interventi che la Regione programma per la sicurezza idraulica fra costruzioni di bacini, casse di espansione, consolidamento di argini. A questi si aggiungono i 90 milioni (83 milioni dai contributi dei cittadini più 6 dalla Regione per i corsi d’acqua in seconda categoria) di interventi manutentivi ad opera dei Consorzi. Più altre risorse che possono arrivare dai Fondi europei.
“Non ci pare poca cosa – commenta Rossi – l’importante è continuare così e ci aspettiamo che nell’arco di due o tre anni quando tutto sarà a regime, la situazione sia ottimale. Ed ho apprezzato molto il documento sottoscritto da 47 Sindaci delle Province di Firenze, Prato, Siena e Pistoia che hanno visto che cosa è la manutenzione. Sicuramente alcune delle alluvioni che hanno colpito la Toscana non avrebbero avuto gli effetti devastanti che si sono verificati se ci fosse stata, in alcuni casi almeno, una manutenzione adeguata”.
Maggiori controlli
“La Regione si è accollata la responsabilità della riforma – ha quini detto Rossi – , di fare leggi per la programmazione annuale degli interventi, di aumentare le risorse per estendere il contributo di bonifica. Adesso deve anche potenziare i propri strumenti di controllo. Sicuramente a settembre presenteremo qualche correzione all’attuale legge perché vogliamo essere ancora più vigili e fare in modo che i Consorzi svolgano fino in fondo la loro parte”.
Ad oggi i dipendenti dei 6 Consorzi di bonifica sono 542 dei quali 424 (80%) nel settore tecnico e 118 (20%) in quello amministrativo.
Con una delibera di aprile che mira ad applicare anche ai Consorzi i principi di razionalizzazione della spesa in vigore per le pubbliche amministrazioni, la Giunta regionale ha dato indirizzi con cui si stabilisce di limitare al massimo le spese per nuove assunzioni di personale non operaio, per l’acquisizione di immobili o di vetture
Fonte: Regione Toscana