(Acs) Perugia, 3 agosto 2017 – “Finalmente un importare passo in avanti nel percorso verso la riorganizzazione e l’aggiornamento del nostro servizio sanitario regionale, un passo che ha l’obiettivo prioritario di far fronte alla sfida più impegnativa e costosa che coinvolge e coinvolgerà la salute dei cittadini nei prossimi decenni: la prevenzione e la cura delle malattie cronicheâ€. Così il consigliere regionale Attilio Solinas (misto Mdp) commenta “l’atto siglato ieri dalla Regione, alla presenza delle rappresentanze sindacali della medicina generale ed altri attori della sanità regionale, si punta finalmente a riorganizzare e fornire strumenti più consoni e funzionali all’assistenza territoriale, il punto più debole della nostra sanità , da sempre incentrata, in gran parte, sul ricorso all’ospedaleâ€.
Solinas sottolinea che “l’obiettivo è quello di una nuova appropriatezza assistenziale, ovvero assistere e curare la persona malata in strutture del territorio, quando è clinicamente possibile, senza ricorrere in modo improprio al ricovero ospedaliero, molto costoso e spesso inutile. Si tratta di far fronte, h24, a problematiche cliniche gestibili in rete in strutture, nuove o riconvertite, ove si collocano non solo i medici di famiglia (che spesso possiedono competenze specifiche) ma anche specialisti ambulatoriali o di provenienza ospedaliera. L’integrazione con i medici della continuità assistenziale consentirà una più adeguata presa in carico della persona malata sin dall’inizio del suo percorso di diagnosi e cura. Questione cruciale – aggiunge – rimane la qualificazione dei servizi territoriali che si intende riorganizzare e dei professionisti che vi operano; questo aspetto imprescindibile, unitamente ad un’adeguata dotazione e organica e strumentale, deve rendere affidabili e attrattive queste nuove realtà assistenziali, posizionate logisticamente vicino al domicilio delle persone malate”.
Il consigliere regionale evidenzia inoltre che “il cittadino-paziente va dove trova risposte adeguate, cioè nei servizi dove sa di essere assistito e curato bene. Serve, quindi, una formazione adeguata, un aggiornamento costante e personale professionale in numero congruo e scelto in base al merito. Fino ad oggi, in linea di massima, il sistema dell’assistenza territoriale in Umbria ha funzionato bene, ma ora regge con difficoltà e necessita di un aggiornamento e di un potenziamento: la domanda assistenziale per le patologie croniche legate all’età è da anni in fase di crescita esponenziale . Oltre ad un potenziamento delle attività di prevenzione sul territorio, è ora di concludere al più presto il processo di informatizzazione e integrazione del sistema, atteso ormai da tempo soprattutto dai professionisti della sanità . Con questo accordo, l’Umbria si mette in linea con altre regioni avanzate, come la Toscana, dove già esistono reti cliniche integrate per la gestione delle patologie croniche nel territorio, con numerose strutture concepite ad hoc, come la Case della saluteâ€.
“È ovvio – conclude Solinas – che bisognerà aspettare l’attuazione pratica dei protocolli firmati ieri ma l’indirizzo intrapreso è quello giusto. Mi aspetto, come di consueto, la massima disponibilità e collaborazione dai medici della medicina generale, da sempre in prima linea sia nella prevenzione che nell’assistenza ai cittadini umbri; in questo progetto di profonda riorganizzazione del nostro sistema sanitario regionale, sono chiamati in causa da nuove responsabilità e da un grande impegno da rinnovareâ€. RED/mp
Fonte: Regione Umbria