Il vicepresidente della Regione, Aldo Reschigna, ha voluto fare il punto sulle modalità che hanno portato al cambio del direttore dei lavori della nuova sede unica.
“Il precedente direttore, che è anche dipendente regionale, ha presentato dimissioni irrevocabili per motivi personali cui l’amministrazione non poteva in alcun modo opporsi, ed il successivo bando per reperire personale interno in grado di svolgere quel compito è andato deserto – ha dichiarato Reschigna – A questo punto, l’amministrazione ha ritenuto di rivolgersi a Scr Piemonte, che ha al suo interno le professionalità adatte per svolgere questo compito, e questa si è rivelata la opportunità più conveniente e più veloce. Il reperimento di un nuovo direttore sul libero mercato avrebbe comportato costi maggiori e tempi più lunghi, con la prospettiva di dover interrompere i lavori appena ripresi, essendo una figura indispensabile per il proseguimento dei lavori. La durata biennale del contratto è volta a fare in modo che, una volta concluso il cantiere, si possano svolgere tutte le successive pratiche necessarie, compreso il collaudo dell’operaâ€.
Reschigna ha inoltre evidenziato che “la pubblicizzazione sull’Intranet regionale della ricerca di personale tecnico interno ha avuto una durata più che sufficiente, e la necessità di reperire nuove figure è determinata dal dovere dell’amministrazione di arrivare a quest’ultima fase con le professionalità più qualificate e attrezzate possibiliâ€, che “durante l’interruzione seguita alla liquidazione coatta di CoopSette sono stati eseguiti profondi esami sui lavori svolti, sugli eventuali vizi degli stessi e sulla corrispondenza tra lavori eseguiti e lavori contabilizzati†e che “su tutto questo l’azione è tesa, come sempre, a tutelare gli interessi patrimoniali dell’enteâ€.
Fonte: Regione Piemonte
Fonte: ANSA