ALTOPASCIO. «In questa zona stiamo tenendo gli occhi particolarmente aperti, per controllare che il fuoco non riparta certo, ma non solo»: il commento dei volontari dell’antincendio, ancora impegnati nelle campagne di Altopascio, confermano quello che ormai è passato da “vago sospetto†a “quasi certezzaâ€: c’è un piromane in azione. Troppi episodi nella stessa zona: «Poi certo, magari è un caso – prosegue la testimonianza – però già l’anno scorso da questo punto (il riferimento è a via Torino, da dove è partito il rogo di Altopascio ndr) si sviluppò un incendio. Non solo, ma se uno guarda la mappa dei vari episodi rimane impressionato». Ed è quanto abbiamo fatto, già nell’articolo di ieri, notando la vicinanza tra la zona di Altopascio interessata dalle fiamme e la località Fornello, nel territorio di Montecarlo, teatro di un incendio appena 4 giorni prima.
È stata la prima correlazione, ma muovendosi sulla cartina si trovano altri segnali inquietanti: proseguendo lungo via Torino in direzione di Montecarlo si entra in via Poggio Baldino, dove i boschi hanno preso fuoco in due diverse occasioni all’inizio dell’estate. Proseguendo su quella strada dopo aver attraversato Montecarlo si può ridiscendere la collina. Per andare dove? Nelle campagne tra Gragnano e Lappato, teatro di un incendio nella notte tra venerdì e sabato.
Il quadro non è meno allarmante nella direzione opposta, ad Altopascio, con gli incendi – restando solo ai casi più rilevanti – alla Galeotta in 25 luglio, o a Spianate, il 19 luglio. Mentre sempre ieri, mentre il personale era impegnato in via Torino, un altro incendio è scoppiato ad Orentano, appena al di là del confine con il Pisano. Almeno 4 casi in meno di una settimana (per tacere dei precedenti) in un fazzoletto di chilometri. Un po’tropo per pensare al caso o alla fatalità .
E intanto ieri vigili del fuoco e volontari sono dovuti tornare in azione ad Altopascio, negli stessi punti in cui il giorno precedente si era sviluppato il grosso incendio che aveva minacciato numerose abitazioni e costretto a fermare per due ore il mezzo il passaggio dei treni. Nell’area interessata dal fuoco, in totale 8 ettari secondo le stime definitive (sempre un’area notevole ma, fortunatamente, molto meno rispetto alla ventina di ettari indicata in un primissimo momento), attorno alle 11 di ieri si è infatti sviluppato un nuovo incendio. Nonostante la bonifica del territorio, andata avanti tutta la notte proprio per evitare situazioni del genere, sono rimasti numerosi tizzoni ardenti che nemmeno la rugiada notturna è riuscita a spegnere. Tizzoni da cui si è sviluppato un nuovo incendio, per il quale è stato fatto anche intervenire l’elicottero, fino a quando, attorno alle 17 la situazione è tornata alla normalità (ma servirà almeno un’altra notte di sorveglianza e bonifica).
Ma per chiudere una nota positiva in mezzo
a tante brutture, ossia la dimostrazione dell’efficienza del nostro sistema antincendio, merito dell’impegno e della preparazione dei vigili del fuoco e dei volontari (nel senso letterale della parola, particolare da evidenziare dopo il brutto caso di cronaca di Ragusa). (l.s.)
Fonte: Il Tirreno