Trieste, 10 ago – Data la vastità della perturbazione che tra
le 16.30 e le 18 si è abbattuta su oltre 120 Comuni del Friuli
Venezia Giulia, provocando l’interruzione dell’energia elettrica
in circa 100.000 utenze, il Numero unico per le emergenze ha
ricevuto in quel lasso di tempo circa 2.000 telefonate, un numero
pari a quello che viene gestito nell’arco di un’intera giornata,
la maggior parte delle quali erano indirizzate ai Vigili del
Fuoco.
Come ha spiegato l’assessore regionale con delega alla Protezione
civile, Paolo Panontin, dato “l’elevato numero di contatti il
sistema ha deviato le chiamate in eccesso alla centrale del Nue
di Brescia, che ha dato un importante supporto agli operatori
della nostra centrale regionale. Nonostante la situazione di
emergenza l’elevata professionalità degli operatori ha quindi
permesso di dare risposte rapide alle emergenze mediche, ovvero
quelle indirizzate al 118”.
Panontin ha quindi spiegato che “la perturbazione ha coinvolto
moltissimi Comuni e verso il centralino dei Vigili del fuoco è
stato smistato un numero enorme di telefonate proprio nel momento
in cui questi ultimi hanno dovuto mettere in campo tutto il
personale disponibile per fare fronte all’emergenza assieme alla
Protezione civile e alle forze dell’ordine. Considerato il tipo
di fenomeno atmosferico i cittadini hanno quindi chiesto
l’intervento dei vigili del fuoco, con un conseguente
allungamento dei tempi necessari per dialogare con i loro
operatori”.
L’assessore ha però precisato che “in questo caso l’introduzione
del Nue ha permesso di filtrare le chiamate, di identificare e
dare risposte tempestive alle chiamate più urgenti, ovvero quelle
sanitarie destinate al 118. A queste ultime è stata infatti data
la precedenza così da proteggere il bene più prezioso, ovvero la
vita delle persone”.
ARC/MA/ppd
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia