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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Sanità: Telesca, in montagna grazie a riforma servizi migliori

Trieste, 12 ago – “La polemica sugli effetti della riforma
sanitaria in montagna e sull’ospedale di Tolmezzo sta avendo
sempre più il sapore di una commedia del teatro dell’assurdo: c’è
chi fa affermazioni in apparenza sensate ma, di fatto, campate in
aria o basate dati in genere del tutto falsi”.
Ad affermarlo l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra
Telesca, all’intensificarsi di un confronto politico, a Tolmezzo
ma non solo, che “si alimenta di argomentazioni non veritiere,
non rispettose della realtà ma sicuramente, e purtroppo, non
rispettose dei cittadini e del loro diritto alla salute”.

Ribadendo che “la riforma sanitaria non solo non ha penalizzato
Tolmezzo, il suo ospedale e il suo territorio di riferimento, ma
anzi ha rafforzato i servizi”, Telesca ribatte punto per punto
alle osservazioni fatte nel corso dell’ultimo mese e, in
particolare, contenute in un ordine del giorno discusso in
Consiglio comunale.

Smentisce innanzitutto problemi nell’organizzazione del personale
infermieristico, rivendica un aumento “oggettivo” di 30 unità e
nega riduzioni estive di posti letto superiori agli anni passati.

Sui ritardi nella installazione della Risonanza magnetica,
l’assessore ricorda che “è stata questa Amministrazione che ha
deciso di acquistarla ed ha firmato gli ordini. Ovviamente la
gara richiede tempi incomprimibili e ci sono complessi lavori da
fare perché la radiologia non è al piano terra”.

In merito alla presunta crisi del punto nascita, l’assessore
conferma i numeri di un progressivo calo di nuovi nati in Carnia,
ma sottolinea “che di certo non dipendono dall’Azienda
sanitaria”. Numeri a fronte dei quali “L’Azienda nel 2016 ha
comunque deciso di attivare la guardia pediatrica h24. Una
decisione indispensabile proprio per salvaguardare il Punto
nascita, in deroga ai parametri di riferimento”.

Rispetto al ruolo di Tolmezzo nel Piano oncologico, Telesca
spiega che “la direzione aziendale sta studiano le soluzioni più
adatte alla luce dei cambiamenti imposti dalla programmazione
sanitaria nazionale e dalle evidenze scientifiche, che hanno
ormai dimostrato come i trattamenti sanitari sono migliori se
effettuati da equipe che ne fanno un numero sufficiente”. E
dunque “l’unificazione con San Daniele accresce l’efficacia dei
trattamenti e consente di continuare ad effettuare a Tolmezzo la
chirurgia oncologica per i principali e più diffusi tumori”.

Non basta. “Con il nuovo Piano dell’emergenza urgenza in montagna
sono state attivate quattro postazioni di ambulanza in più e da
settembre anche il servizio di elisoccorso verrà esteso al volo
notturno”, ribadisce. “Proprio il sindaco di Ampezzo, che si è
unito alle lamentele, dovrebbe invece rallegrarsi, dato che per
la prima volta il suo comune vede la postazione di un’ambulanza”.

L’assessore regionale invita, infine, ad esaminare tutti i
“numeri” dell’ospedale di Tolmezzo. Sui ricoveri, che sono
aumentati, così come l’attrazione da fuori azienda. Sulle sedute
operatorie che non sono calate. Il tutto pur in un contesto di
popolazione non crescente. “E ciononostante nell’ultimo periodo
sono arrivati a Tolmezzo per trasferimento o per concorso una
serie di professionisti di primissimo livello ed è aperto un
concorso in pediatria, con ottimi candidati”.

“L’attenzione verso l’ospedale di Tolmezzo si riscontra anche
nell’impegno profuso dalla direzione aziendale che, in accordo
col direttore del dipartimento di medicina dottor Di Piazza e
l’Azienda di Trieste, ha attivato in tempi rapidissimi, dopo la
cessazione della pneumologa, una convenzione che ha garantito la
continuità dei servizi di pneumologia con esami e visite per non
ridurre l’offerta di questo servizio che non solo continuano ma
garantiscono qualità ed alta specializzazione”.

In sostanza, conclude Telesca, “l’ospedale di Tolmezzo sta
funzionando benissimo e gode di ottima salute, grazie all’impegno
dei professionisti e dell’organizzazione. Questi sono i datti di
fatto, e l’unificazione organizzativa e operativa con la sede
ospedaliera di San Daniele, ormai in stato avanzato, ci mette
nelle condizioni di guardare al futuro con fiducia”.
ARC/PPD

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia