“Massimo impegno su disoccupati. Da settembre incontri Uti”
Trieste, 17 ago – “Ricordando che stiamo lentamente uscendo da
una crisi epocale, è bene sottolineare i miglioramenti che si
sono registrati negli ultimi due anni in Friuli Venezia Giulia
per l’occupazione generale, per i “neet” (persone non impegnate
nello studio, né nel lavoro né nella formazione) e per la
diminuzione della disoccupazione di lunga durata”.
Lo ha affermato l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione
Loredana Panariti, in riferimento ai dati sul lavoro della Cgil
commentati dal segretario Villiam Pezzetta.
“I dati riportati da Pezzetta sono corretti e le preoccupazioni
condivisibili – ha aggiunto Panariti -, ma spicca il fatto che i
numeri dell’incremento del Pil e dell’occupazione hanno un segno
positivo da quasi due anni pieni e ora addirittura per previsioni
sono ancora in ulteriore aumento. Certo non siamo tornati ai
livelli pre-crisi e in Friuli Venezia Giulia lavoriamo in
particolare per stimolare l’innovazione tecnologica e investire
ulteriormente in formazione e istruzione, soprattutto per i
giovani”.
Il tasso di disoccupazione di lunga durata (uno degli indicatori
più rilevanti per capire se e in che termini le politiche del
lavoro sono efficaci), ossia coloro che cercano lavoro da più di
12 mesi, in Friuli Venezia Giulia era dell’1,4% nel 2004, del
2,2% nel 2010 per salire ancora ancora al 4% del 2014, punto più
alto durante la crisi, e iniziare quindi a scendere sino al 3,3
del 2016 (3,9% per le donne, 2,9% per gli uomini). Per quanto
riguarda i neet di età compresa tra i 15-24 anni, in Friuli
Venezia Giulia si è toccato il massimo di 17.000 unità nel 2012
per scendere nel 2016 a 14.153. Considerando i neet tra i 18-29
anni, si è passati dai 28.500 circa del 2014 ai 27.358 del 2016.
Miglioramenti si registrano anche nel tasso di disoccupazione
giovanile in regione: tra i 15 e 24 anni era del 29,7% nel 2014,
riducendosi al 28,5% nel 2016. Anche il tasso di disoccupazione
giovanile del segmento tra i 24-35 anni ha subito un’inversione
di rotta, dal 9,4% del 2012, al 12,5% del 2015 all’11,3% attuale.
Di converso, il tasso di occupazione 18-29 anni in Friuli Venezia
Giulia è diminuito dal 2006 sino al 2015, mentre nell’ultimo anno
ha segnato un incremento di due punti percentuali, dal 41,1% al
43,6% (nel 2006 era oltre il 60%), anche se va considerato che il
decremento di lungo periodo del tasso di occupazione giovanile si
deve anche agli effetti demografici, visto che in quella fascia
di età è calata la popolazione.
“Ciò che voglio assicurare alle parti sociali, così come alle
categorie economiche – ha concluso Panariti -, è che l’impegno
della Regione è e sarà massimo, impresa per impresa, per
proporre, conoscere, collaborare. A settembre avvieremo un
programma di incontri con i disoccupati e in ogni Unione
territoriale intercomunale promuoveremo una riunione sui temi del
lavoro per ascoltare tutti i contesti e stimolare tutti gli
ambiti ad azioni positive”.
ARC/PPH/EP
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia