FIRENZE – “La Toscana è antifascista e antirazzista. Torniamo dov’è nata la nostra Costituzione”, il presidente della Toscana Enrico Rossi affida a Facebook il proprio pensiero alla vigilia della commemorazione dell’eccidio di Farneta, località nei pressi di Lucca dove nella notte fra l’1 e il 2 settembre di 73 anni fa 12 monaci della locale Certosa furono rastrellati dai tedeschi perché nascondevano nel monastero e nelle sue dipendenze un centinaio di rifugiati (perseguitati politici, partigiani feriti, ebrei) ricercati dai nazifascisti. I monaci furono in seguito fucilati insieme a 32 rifugiati.
Alla commemorazione dell’eccidio parteciperà domani in rappresentanza della Giunta regionale l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi. “E’ sempre con grande commozione che ci troviamo in questo luogo, segno delle battaglie per la pace e la libertà – ha detto Remaschi, parlando dell’eccidio – i fatti di Farneta esprimono con drammatica chiarezza il prezzo che la Toscana ha pagato per riconquistare la libertà : abbiamo avuto un decimo di tutti i danni di guerra, centinaia di deportati, 4.461 vittime civili degli eccidi nazifascisti, oltre a 281 stragi. Questi numeri spiegano il forte senso civico dei nostri cittadini, il loro amore per la libertà e la pace, tanto faticosamente conquistate”.
Fonte: Regione Toscana