“La società Toscana Aeroporti ha sempre dichiarato che con la realizzazione della nuova pista avremmo avuto duemila posti di lavoro in più ma, nel frattempo, permette che le ditte appaltatrici di cui si avvale per l’attuale aeroporto Amerigo Vespucci, licenzino il personale nell’attesa del nuovo vincitore della gara di appalto.
Hanno addirittura riaperto il bando e ampliato la gamma di servizi da aggiudicare – prosegue la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – compromettendo la stabilizzazione di 15 dipendenti a tempo determinato di Toscana Aeroporti che andranno a casa, una volta aggiudicato il nuovo vincitore dell’appalto.
Con il sistema degli appalti i lavoratori sono messi in un perenne stato di incertezza e di fronte all’alternativa del licenziamento accettano qualsiasi condizione, anche se comporta perdita di diritti e dignità .
Molti dipendenti, sia diretti che delle ditte in appalto, sono assunti con contratti a part-time di 4 ore giornaliere, senza una fascia oraria fissa, per cui non possono assumere altri impegni lavorativi, e poi, a seconda delle necessità chiamati a prestare ore di lavoro straordinario.
Nella costellazione dei lavoratori “precari e parziali†ci sono anche gli stagionali, assunti con il famigerato part-time verticale ciclico, (quelli che lavorano solo 8 mesi e poi vengono messi in stand-by, senza malattia, senza contributi, senza indennità di disoccupazione) e questo in un’azienda che ogni anno chiude il bilancio con grossi utili è veramente incredibileâ€.
“La società Toscana Aeroporti continua, ogni anno, a fare utili – aggiunge il capogruppo di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi – ed è l’unica cosa che riesce a fare. Il personale non viene valorizzato. Non basta solo far decollare gli aerei, occorre anche personale per i bagagli e per i servizi a terra. Chiediamo alla società che gestisce gli aeroporti di Firenze e Pisa maggiore serietà : non basta annunciare posti di lavoro se non si parla anche della qualità . Non basta, ogni volta che c’è un po’ di vento, uscire con comunicati dove si afferma che occorre una nuova pista illudendo i residenti delle zone a terra coinvolte che tutti i loro problemi saranno risolti e che ci saranno assunzioni future. Una società di questo tipo deve avere una gestione diversa dei lavoratori e del territorio. E’ un paradosso avere chi lavora, chi viene licenziato e chi è costretto a fare gli straordinari pur di mandare avanti l’operatività dell’aeroporto. La trovo una gestione pessima e solo finalizzata ad aumentare le mire espansive su Firenzeâ€.
I delegati sindacali della USB Filippo Rinaldi e Vania Meloni hanno sottolineato come Toscana Aeroporti ha fatto oltre 8 milioni di utili nell’ultimo anno e, seppur in presenza di bilanci più che floridi, ha deciso in maniera unilaterale di affidare tutta la movimentazione dei bagagli alle cooperative. I rappresentanti dei lavoratori chiedono ad Enac, Comune di Firenze e Regione Toscana di fermare questa politica che abbasserà ancora di più l’occupazione e la tutela di tutti i lavoratori di Toscana Aeroporti. Oltre allo sciopero odierno i sindacati hanno lanciato lo sciopero dello straordinario, fino al 6 ottobre, dato che si chiede ai lavoratori di fare straordinari mentre ci sono colleghi con contratti a termine che rischiano seriamente il posto di lavoro. (s.spa.)Â
Fonte: Comune di Firenze