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[ REGIONE TOSCANA ] #IF2017 si presenta a Milano. Bugli: “Una Toscana sempre più consapevolmente digitale”

MILANO – Torna l’Internet Festival di Pisa, che da sette anni fa il punto sulla digitalizzazione della società contemporanea e ci racconta quanto la vita quotidiana sia sempre più legata alle tecnologie e alla rete. Una festival volutamente pop che però, al di là dello stile leggero, punta a rendere i cittadini sempre più consapevoli dei fenomeni digitali che li coinvolgono, per spiegarne il perché, meglio attrezzarli ma anche confessare i ritardi eventualmente accumulati o i mancati investimenti. Tutto questo a Pisa appunto, dove trent’anni è stato registrato il primo dominio targato .it, un anno prima c’era stato il primo vagito nella rete (terza o quarta nazione nel mondo) e che l’anno dopo, nel 1968 e grazie anche ad investimenti pubblici, ha acquisito quella vocazione per le scienze informatiche che è tuttora un vanto.

Il festival è stato presentato stamani a Milano, in un luogo non casuale – il “Talent Garden”,  incubatore e spazio di lavoro condiviso da tante start up e giovani, una sede anche a Pisa – e davvero tanti sono i temi e gli appuntamenti che si rincorreranno nella città della torre pendente dal 5 all’8 ottobre: decine di eventi in diciannove location per raccontare le community digitali alle prese con cybersecurity, che con gli oggetti di casa sempre più connessi ad internet, diventa sempre più un tema di interesse diffuso, big data, fake news, smart PA, e poi ancora tutela della creatività, nuove frontiere dello storytelling e il futuro della ricerca. Senza dimenticare il mondo della cultura che sceglie di raccontare l’innovazione attraverso spettacoli, musica ed originali performance. Filo rosso sarà il #sentiment digitale, ovvero umori, istanze sociali e, perché no, aspetti economici che dalla rete orientano l’azione e possono essere capaci di far crescere movimenti culturali o rendere collettive opinioni politiche e sperimentazioni economiche.

A Milano è stata anticipata qualche pillola: la nuova frontiera, dopo il cloud, di fog ad esempio, la nuvola portata sulla terra (e che diventa nebbai), ovvero la possibilità di ‘spacchettare’ e far più velocemente funzionare app ed oggetti e sensori collegati ad internet utilizzando non un server che sta sul cloud, costoso anche, ma la potenza di calcolo diffuso dei cellulari che abbiano in tasca, di smartwatch al polso, dei processori del router di casa, di gateway dei gestori telefonici od altri piccoli data-center sparsi ovunque. Si è parlato a Milano anche di calcolo parallelo, altro progetto dell’Università di Pisa applicato all’internet delle cose, e di realtà virtuale e aumentata, con un visore interattivo che durante il festival permetterà di navigare tra i monumenti di Pisa.

“A sfogliare il programma (già disponibile sul sito) c’è solo l’imbarazzo della scelta – sottolinea l’assessore ai sistemi informativi della Toscana, Vittorio Bugli – Ho contato al meno quattordici temi e sono tutti da seguire”. Bugli ricorda anche l’impegno della Regione: sul festival, di cui è fin dall’inizio è sostenitrice, ma anche sull’agenda digitale e la sua realizzazione e implementazione, sullo sviluppo di servizi on line semplici da utilizzare e sulle infrastrutture, essenziali perché la digitalizzazione possa funzionare. “Siamo stati la prima regione in Italia ad investire assieme al Governo – ricorda – prima sulla banda larga e poi su quella ultralarga per garantire connessioni veloci anche nelle zone dove, con le sole logiche di mercato, simili infrastrutture non sarebbero mai garantite”. Nel 2015 sono stati investiti per questo 17,5 milioni, altri 71,5 nei quattro anni precedenti ed ora si aggiungono altri 228 milioni, con i primi cantieri per le banda ultralarga nelle cosiddette aree bianche già partiti. Obiettivo: cablare tutti entro il 2020 ad almeno 10 Mbit. “Puntiamo ad una Toscana – conclude – sempre più consapevolmente digitale”.

La Regione sarà direttamente presente a Pisa dal 5 all’8 ottobre con postazioni sotto la Loggia dei Banchi dove si potrà attivare la tessera sanitaria Spid, la chiave unica di accesso ai servizi e saranno spiegati i tanti servizi on line già disponibili sulla piattaforma della Regione open.toscana. Si parlerà il 6 ottobre, alla Scuola Normale dalle 15 alle 18, di agenda digitale, con un punto sulla situazione toscana, e dei finanziamenti a disposizione degli enti locali. Il tema sarà anticipato, nella mattina del 6 ottobre, da un evento promosso da Giovanisì dalle 11 alle 13: “Touch PA, storie di pubbliche amministrazioni digitali”.    

Il giorno dopo, il 7 ottobre, sempre alla Normale ma dalle 10 alle 13, il focus sarà invece duplice: uno sguardo sul possibile futuro da qui a cinque o dieci anni e lo sviluppo di nuovi servizi per i cittadini, ma anche le problematiche crescenti di sicurezza e riservatezza. Altri temi affrontati nei quattro giorni saranno il turismo e l’economia nel suo rapporto con internet e le industrie creative e diritto d’autore. Non mancheranno anche quest’anno, punto di forza fin dalla prima edizione del festival, i T-Tour, percorsi formativi ed educativi a tutto tondo per saziare ogni curiosità ed orientarsi nel mondo della rete, con molti appuntamenti rivolti a studenti di primarie e secondarie.

Il Festival di Pisa, oltre che dalla Regione, è sostenuto da Comune di Pisa, Registro.it e l’istituto di informatica e telematica del Cnr, l’Università di Pisa, la Scuola Superiore Sant’Anna, la Scuola Normale, Camera di Commercio, Provincia e Associazione Festival della scienza. L’organizzazione è della Fondazione Sistema Toscana, società in house della Regione.

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Fonte: Regione Toscana