LUCCA. Autobus pieni di ragazzi, giovanissimi stipati come sardine sui mezzi fra zaini e cartelline e altrettanti studenti costretti a restare a piedi non trovando spazio per salire.
Con il suono della campanella e il ritorno sui banchi di scuola, scattano anche le prime polemiche sul trasporto pubblico sulle linee extra-urbane che, soprattutto in alcune zone, non sembra riuscire a coprire le esigenze di tutti gli utenti. A denunciarlo sono gli allievi degli istituti del centro e della periferia insieme ai genitori, in più casi costretti a correre ai ripari, accompagnando in macchina i figli a scuola.
«Da due giorni a Porcari gli studenti che vengono a Lucca restano a terra perché i bus sono stracolmi – afferma Michele Sarti Magi, studente e fondatore di Progetto Futuro – Non è possibile che le famiglie che pagano l’abbonamento si ritrovino ogni mattina con i propri ragazzi a piedi». Ieri, infatti, un padre residente a Porcari è stato costretto a chiedere un’ora di permesso a lavoro per accompagnare i tre figli a scuola. «Tutto perché il pullman della tratta Lucca-Porcari-Barga era pienissimo – prosegue Sarti Magi – Ma questa famiglia paga un abbonamento di 136 euro al mese. Da chi viene rimborsata? Basta con questi disagi. Se si paga un servizio, questo deve essere efficiente. Invece è dallo scorso anno che il problema va avanti. Adesso è giunto il momento di migliorare il sistema dei trasporti per gli studenti».
In effetti, già nel 2016, durante le prime settimane di scuola si erano verificati disagi analoghi. La polemica infuria anche sulla pagina Facebook “Sei Lucchese se…â€. Una raffica di commenti sotto ai post che denunciano alcuni disservizi fanno partire il boom di proteste con tante segnalazioni che arrivano dalla Piana, soprattutto fra Porcari e Capannori. «Per la seconda mattina consecutiva, il pullman delle 7,10 proveniente da Altopascio per Lucca non si è fermato a Capannori. Ho pagato un servizio che deve essere garantito» tuona una ragazza sul social network, mentre c’è chi, nella sua situazione, ha perso la coincidenza arrivando in ritardo. Se il disservizio dovesse ripetersi, alcuni genitori sono pronti anche a fare un esposto in Procura. Nel corso dell’anno, infatti, i permessi e i ritardi a scuola finiscono per pesare sul rendimento e sul giudizio finale.
«Questa era la situazione di lunedì 18 sul pullman che da piazzale Verdi va a Mutigliano all’istituto agrario – scrive poi una signora pubblicando la fotografia di un autobus su cui tantissimi ragazzi viaggiano, pressati l’uno sull’altro, in piedi sulla porta d’entrata del mezzo – Mio figlio, come altri, non è riuscito a salire perché era troppo pieno. Ha dovuto prendere il successivo ritardando l’entrata a scuola e domani dovrà portare la giustificazione. E’ forse giusto? Per non parlare di quei ragazzi che sono sul pullman stipati come sardine. Dov’è la sicurezza?».
Interviene poco dopo un’altra mamma: «Mio figlio non l’ha proprio preso. Sulla tratta Altopascio-Lucca, due pullman pieni. L’ho dovuto accompagnare io, ma ho pagato l’abbonamento per un servizio che non funziona». Ma i problemi riscontrati sono anche relativi agli orari in cui sono collocati i servizi. «L’autobus in viale Giusti ferma alle 12,06 – dichiara la madre di una ragazza di 14 anni che frequenta il liceo delle Scienze umane – ma a quell’ora, gli studenti non riescono a prenderlo. A scuola di mia figlia, la campanella suona a mezzogiorno. Sono stata costretta a firmare un permesso di uscita anticipato contro il parere dei professori. D’inverno, quando fa freddo e piove, come posso lasciarla ad attendere a porta Elisa oltre un’ora? Il passaggio successivo, infatti, è previsto per le 13,20». E anche lei, segnala disagi sul pullman che, da Altopascio ferma a Porcari e va verso Lucca. «Quando arriva a Porcari è già tutto pieno. E così all’ora di pranzo quando raggiunge il liceo Majorana a Capannori: molti studenti vengono lasciati a terra. Ho inviato alcune e-mail a Vaibus, ma non ho mai avuto risposta».
Come lei, anche altri utenti sulla pagina “Sei Lucchese seâ€, fanno presente di aver provato a denunciare il problema a Ctt Nord. La società però, da parte sua, contattata da Il Tirreno, sostiene di non aver ricevuto segnalazioni in merito, ma che provvederà a fare le opportune verifiche.
Sulla questione interviene anche l’assessore al trasporto pubblico
del Comune di Lucca, Gabriele Bove. «Trattandosi di linee extra-urbane, la competenza non ricade su Palazzo Orsetti, ma quella scolastica è una fascia importante, pertanto ci impegneremo comunque per ragionare con la Provincia e l’Azienda e capire come risolvere i problemi».
Fonte: Il Tirreno