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PORCARI La Provincia: nuove corse – Cronaca

Porcari (LUCCA) –

LUCCA. Dopo le segnalazioni degli studenti e delle loro famiglie e l’articolo pubblicato ieri su Il Tirreno sul sovraffollamento degli autobus che, nei giorni scorsi, ha costretto diversi ragazzi a restare a terra e a fare tardi a scuola, interviene la Provincia di Lucca con una nota.

«In relazione ai disagi segnalati sul trasporto pubblico extraurbano, in particolare, sulle corse che riguardano i territori dei Comuni di Capannori e Porcari, la Provincia di Lucca, nella persona del consigliere delegato alla mobilità Renato Bonturi, comunica che ha già sollecitato l’azienda Vaibus, che ha in appalto il servizio Trasporto pubblico locale, per l’introduzione di corse aggiuntive laddove sussistono le maggiori necessità e i casi di sovraffollamento».

«Casi che si presentano soprattutto nei primi giorni dell’anno scolastico – prosegue la nota – sia a causa di un ‘fisiologico’ rodaggio del servizio, sia perché le scuole non hanno ancora adottato l’orario definitivo delle lezioni su cui, generalmente, sono rimodulate le corse degli autobus che utilizzano gli studenti. Oggi stesso la Provincia ha chiesto a Vaibus un incontro urgente per valutare insieme l’ordine delle priorità degli interventi aggiuntivi (corse bis) sulle tratte maggiormente interessate dal sovraffollamento. Per quanto riguarda, invece, le segnalazioni relative alle presunte offese rivolte da un autista all’indirizzo di alcuni studenti, dopo le opportune verifiche, la Provincia ha provveduto ad effettuare una segnalazione ufficiale all’azienda chiedendo, in attesa di accertare i fatti realmente accaduti, l’immediato spostamento dell’autista dalla tratta e di avviare, nel caso venga acclarato il comportamento del conducente, l’avviamento di un

procedimento disciplinare a suo carico».

Il riferimento è a un episodio denunciato martedì sulla pagina Facebook “Sei Lucchese se…” da una utente, secondo cui, sulla tratta Lucca-Pescia, il conducente avrebbe bestemmiato e aggredito verbalmente due giovani passeggeri.

Fonte: Il Tirreno