FIRENZE – “I ritratti di questi 21 operai di ieri, così come gli operai di oggi che poco fa hanno dato vita al flash mob, uniti in questo magnifico cortile, ci testimoniano che la bellezza, per parafrasare un poeta polacco, entusiasma al lavoro, e c’è una lavoro che crea bellezza. E deve vivere”.
Lo ha detto la vicepresidente Monica Barni inaugurando la video-installazione “La fabbrica della bellezza. La Manifattura Ginori e il suo popolo. Video-Ritratti di Matilde Gagliardo” legata e complementare alla mostra in corso al Museo nazionale del Bargello “La fabbrica della bellezza. La Manifattura Ginori e il suo popolo di statue”.
L’inaugurazione è seguita a un’iniziativa dei lavoratori, un flash mob, che continuano a chiedere attenzione sulla loro vertenza ribadendo la richiesta agli istituti di credito di chiudere la trattativa per la cessione dei terreni.
“In questo giorno in cui si celebra la bellezza – ha proseguito Barni – sono al fianco dei lavoratori che hanno lavorato da secoli e lavorano per fare grande la manifattura Richard Ginori. – La Regione Toscana ha sempre seguito e sta seguendo con molta attenzione la complessa vicenda per la salvaguardia di uno dei pilastri storici del patrimonio economico toscano con l’intento di garantire prospettive di sviluppo dell’azienda e sostenere gli interessi generali del territorio”.
“Chiediamo che questa attenzione – ha detto poi la vicepresidente – e sensibilità vengano dimostrate anche dal sistema creditizio che in queste ore deve finalmente permettere l’acquisto dello stabilimento da parte di Richard Ginori rifuggendo da atteggiamenti che sembrano finalizzati a trarre il massimo profitto dalla gestione dei crediti in sofferenza. Vogliamo anche sottolineare che fabbrica e museo non possono essere separati, l’una si è da sempre nutrita dell’altra e viceversa. E così deve rimanere”.
“La Regione – conclude Barni – continua a sollecitare l’acquisizione del Museo e delle collezioni da parte del Ministero, ed è pronta, come abbiamo più volte rimarcato, a intraprendere un percorso per la loro valorizzazione già nel 2018”.
Fonte: Regione Toscana