Lucca –
Il suo nome deriva dall’espressione «Mi-ka-El», che significa «chi è come Dio?» e poiché nessuno è come l’Onnipotente, (forse oggi, invece, con l’individualismo sfrenato che regna, sono in moltissimi a credersi tali!!!) l’Arcangelo combatte tutti coloro che si innalzano con superbia, sfidando l’Altissimo. Non a caso i greci dicevano che il peccato peggiore era la iubris, l’alterigia, l’arroganza! Nella Sacra Scrittura è citato cinque volte: nel libro di Daniele, di Giuda, nell’Apocalisse e in tutti i brani biblici è considerato «capo supremo dell’esercito celeste», ovvero degli angeli in guerra contro il male.
Nella Tradizione Michele è l’antitesi di Lucifero, capo degli angeli che decisero di fare a meno di Dio e perciò precipitarono negli Inferi. Michele, generale degli angeli, è colui che difende la Fede, la Verità e la Chiesa. Dante (1265-1321) illustra mirabilmente la bellezza e la potenza di questo Principe celeste e la sua solerzia nel proteggere il genere umano dalle insidie di Satana. Nelle litanie dei Santi pregate in Purgatorio da coloro che in terra furono invidiosi, San Michele è il secondo nominato, dopo Maria Santissima, segno del suo grande potere di intercessione (Purgatorio XIII, 51).
Maria Vergine e l’Arcangelo Michele sono associati nel loro combattimento contro il demonio ed entrambi, iconograficamente parlando, hanno sotto i loro piedi, a seconda dei casi, il serpente, il drago, il diavolo in persona, che l’Arcangelo tiene incatenato e lo minaccia, pronto a trafiggerlo, con la sua spada. Il suo culto è molto diffuso sia in Oriente che in Occidente, ne danno testimonianza le innumerevoli chiese, santuari, monasteri e anche monti a lui intitolati. In Europa, durante l’alto Medioevo, furono edificati in suo onore tre gioielli di devozione, di storia, di architettura ed arte: l’abbazia di Mont Saint-Michel in Normandia, La Sacra di San Michele sul Monte Pirchiriano, in Piemonte e il santuario del Monte Gargano in Puglia. Un ulteriore gioiello, venne costruito poco più tardi, sulla scia della devozione che per San Michele ebbero i Longobardi che fecero di Lucca, una delle loro capitali: S: Michele in Foro. Guidetto, Diotisalvi, sono i nomi di questo portento dell’architettura poi violentato nei restauri più recenti che aveva, alla sua nascita, a mò di castello, un ponte levatoi per entrare in chiesa e superare il canale la Fossa Natali, che attraversava la piazza, une delle più belle d’Europa.
Difensore della Chiesa, la sua statua compare sulla sommità di Castel Sant’Angelo a Roma ed egli è protettore del popolo cristiano, come un tempo lo era dei pellegrini medievali contro le insidie che incontravano lungo la via.
Nel Nuovo Testamento il termine “arcangelo†è attribuito a Michele. Solo in seguito venne esteso a Gabriele e Raffaele, gli unici tre arcangeli riconosciuti dalla Chiesa, il cui nome è documentato nella Bibbia. San Michele, “chi come Dio?â€, è capo supremo dell’esercito celeste, degli angeli fedeli a Dio. Antico patrono della Sinagoga oggi è patrono della Chiesa Universale, che lo ha considerato sempre di aiuto nella lotta contro le forze del male.
Giovanna d’Arco identificò nell’Arcangelo Michele una delle Voci che la ispirarono e la prima che le si presentò.
San Michele viene invocato per la buona morte perché faccia entrare le anime in Paradiso ed è il protettore della Sinagoga e della Chiesa cristiana, dei paracadutisti, commercianti, maestri d’arme, poliziotti, merciai, speziali, fabbricanti di bilance e schermidori.
E’ patrono anche di: Polizia, Radiologi, Droghieri
Fare San Michele: traslocare spesso per costrizione; prima della riforma dei patti agrari i traslochi si eseguivano il 29 di settembre giorno dedicato al santo. Figuratamente l’atto di mettersi le dita nelle narici che ricorda appunto l’azione di staccare i quadri in vista di un trasloco.
San Michele ribaltato: detto in uso nell’appennino tosco-emiliano, dicesi di una situazione non chiara, disordinata, confusa, destinata a non giungere allo scopo prefissato il che a ricordare un carro ribaltatosi durante un ipotetico trasloco di una famiglia contadina dove si rovesciano mescolandosi in maniera caotica mobili, suppellettili, piatti rotti, derrate alimentari e tutto quello che vi si trovava sopra.
Il 29 settembre, Festa dei santi Michele, Gabriele e Raffaele, A rcangeli: il giorno è quello della dedicazione della basilica intitolata a San Michele anticamente edificata a Roma al sesto miglio della via Salaria, si celebrano insieme i tre arcangeli, di cui la Sacra Scrittura rivela le particolari missioni: giorno e notte essi servono Dio e, contemplando il suo volto, lo glorificano incessantemente.
Fonte Verde Azzurro