FIRENZE – Il ruolo degli itinerari culturali come elemento per il superamento dei confini tra Stati. Ma anche come simbolo di un’unione ritrovata, quelli tra i paesi europei. Si è aperta oggi pomeriggio a Lucca, a Palazzo Ducale, un’edizione importante del Forum Europeo degli Itinerari Culturali, quella che celebra il 30° anniversario del Programma degli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa. Al saluto iniziale hanno preso parte, tra gli altri, anche la vicepresidente Monica Barni e l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo.
“Un itinerario culturale – ha detto la vicepresidente Barni – è un progetto di rete, di cooperazione tra culture diverse, attori diversi pubblici e privati. E’ un progetto educativo, turistico, culturale e di sviluppo. Strumento essenziale per stimolare l’identità europea, un’identità plurale basata su valori condivisi, prima tra tutti quello del dialogo a partire proprio dalle singole identità dei vari territori. Un’identità europea che, in questo critico periodo storico, è messa continuamente in crisi e in discussione. Per questo è importante partire dall’educazione, promuovendo la conoscenza della storia d’Europa, del suo patrimonio fisico, intangibile e naturale valorizzando gli aspetti in cui le culture delle diverse regioni si legano e si intrecciano. Educazione – ha aggiunto – che deve coinvolgere democraticamente tutta la comunità a partire dai giovani, le famiglie, e dai gruppi più svantaggiati. Il concetto stesso di itinerario è legato a quello di spostamento, viaggio, simbolo della nostra Europa, crocevia di popoli. Per la Toscana – ha quindi concluso – l’itinerario per eccellenza è la Via Francigena, che attraversa tanti stati europei e che può diventare simbolo di un’unione ritrovata”.
L’assessore Ciuoffo ha puntato l’attenzione sul ruolo che gli itinerari culturali possono giocare per superare i confini nazionali. “L’Europa è una e la sua identità culturale è la somma di tante preziose diversità . Questo ce lo raccontano i tanti cammini e le loro eccellenze, messe in sicurezza grazie al riconoscimento europeo. La Toscana possiede un valore aggiunto che non va soltanto custodito ma soprattutto condiviso. Un patrimonio culturale e di umanità che va comunicato e messo a disposizione dei valori europei. Oggi la Toscana, attraverso Lucca, ospita questo appuntamento perché la Toscana è considerata elemento per facilitare il superamento delle barriere, collante e punto di riferimento. Una responsabilità che ci assumiamo fino in fondo. Una straordinaria occasione che vogliamo sfruttare e vivere condividendo le nostre ricchezze”.
In Toscana itinerario non è solo la Via Francigena. “Questa – ha concluso Ciuoffo – rientra tra i 31 itinerari riconosciuti dal Consiglio d’Europa. Ma a Lucca si parlerà anche di eventuali altri possibili cammini che potrebbero rientrare in questo novero. Ci sono ad esempio la Via della Fiaba, con Collodi, l’Itinerario di Leonardo, quello delle città storiche termali o sull’Art Nouveau. Cito solo alcune proposte che verranno presentate a Lucca e che costituiscono il proseguimento di un lavoro per mettere a sistema ciò di cui disponiamo. Il Forum sarà un’occasione davvero ghiotta per confrontarci e proseguire in questa direzione”.
Fonte: Regione Toscana