LUCCA – E’ la prima casa di accoglienza al mondo intitolata a padre Giuseppe Marchetti, scalabriniano, padre dei minori migranti. Si trova a San Pietro a Vico, in Provincia di Lucca, e attualmente ospita 16 ragazzi minorenni che vengono principalmente dall’Africa e dal Sud-est asiatico.
Â
La cerimonia di intitolazione è avvenuta sabato scorso, 21 ottobre, alla presenza di monsignor Italo Castellani, Arcivescovo di Lucca. Con lui, una delegazione della Congregazione delle suore missionarie di San Carlo Borromeo/Scalabriniane, e padre Gabriele Bentoglio, postulatore generale degli Scalabriniani.
Â
Si tratta, spiegano dall’organizzazione, della prima casa per minori migranti aperta in Toscana. Attiva da circa un anno, è gestita dal Gruppo volontari accoglienza immigranti, che già coordina diverse strutture del genere a Lucca e a Porcari. “Per Lucca e per l’intera congregazione è un momento di orgoglio – ha spiegato suor Etra Modica, vicaria generale delle suore scalabriniane, che sin dalla loro fondazione si occupano di migranti. Padre Giuseppe Marchetti, insieme a sua sorella Madre Assunta, sono i nostri cofondatori. Erano lucchesi, di Lombrici di Camaiore, e nell’Ottocento partirono per il Brasile con l’obiettivo di assistere i migranti italiani, soprattutto minori, che andavano in America Latina per cercare migliori occasioni di vita. Quella stessa storia si sta ripetendo oggi e l’Italia si è trasformata in una meta di arrivo.
Â
Scoprire la storia dei fratelli Marchetti vuol dire dimostrare come in un mondo globale le vicende si ripetono ciclicamente ma la chiave di tutto, alla fine, sono due verbi: accogliere e integrare. Si tratta di azioni pratiche e universali alla base del pensiero dei due fratelliâ€.
Â
Â
Fonte: Lo Schermo