PORCARI – Sostenibilità e innovazione sono i due pilastri dell’attività di Lucart che hanno portato al raggiungimento di importanti risultati, come illustrato dal report di sostenibilità  2016.  Lucart è la prima azienda in Italia ad aver avviato un progetto di economia circolare nel settore della carta “tissueâ€.
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“Credo che il concetto in grado di definirci sia quello di ambasciatori di un modo sostenibile di
produrre carta†– ha commentato Massimo Pasquini, amministratore delegato di Lucart –
“basato su un approccio sistemico volto all’eliminazione degli scarti e al riutilizzo delle materie
prime. Per fare questo, ci impegniamo costantemente nell’applicare modelli produttivi e di business ispirati all’economia circolare e in linea con gli obiettivi europei in materia di ambiente.
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Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti quest’anno, sono una positiva dimostrazione del nostro continuo impegno per una produzione innovativa e di qualità †– ha concluso Pasquini – “Continueremo a portare avanti il nostro lavoro mettendo le persone e l’ambiente al centro del nostro modo di fare impresa verso un futuro concretamente sostenibileâ€.
Lucart ha portato avanti positivamente il percorso verso la progressiva eliminazione degli scarti e
il riutilizzo delle materie prime, privilegiando per la produzione delle proprie carte l’utilizzo di
materiali di recupero (55% nel 2016) rispetto alla pura cellulosa vergine (45%). Il fiore all’occhiello
di questa strategia di sostenibilità è il progetto Natural, un vero e proprio esempio dell’applicabilità  dei principi dell’economia circolare al settore tissue.
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Il progetto Natural, virtuoso e pluripremiato, rappresenta l’evoluzione della carta, coniugando
sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica. Lucart ha sviluppato, in collaborazione con
Tetra Pak ® , una tecnologia innovativa che separa le fibre di cellulosa presenti nei cartoni per
bevande dalle parti il polietilene e alluminio, senza l’utilizzo di sostanze nocive per l’uomo o per
l’ambiente. Si ottengono così due nuove materie prima di alta qualità . Dalle fibre di cellulosa, si
ottiene il Fiberpack ® , la carta utilizzata per i prodotti per l’igiene delle linee Natural di Lucart.
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Dal polietilene e dall’alluminio, invece, l’azienda ha ottenuto un materiale chiamato AL.PE. ® , la materia prima utilizzata per produrre sistemi innovativi di erogazione di prodotti tissue, pallet, pali di Venezia e piattaforme galleggianti per l’accesso alle sedie a rotelle e altri articoli comunemente usati, tutti riciclati e riciclabili una volta giunti a fine vita.
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Il progetto Natural in soli 4 anni, dal 2013 al 2016, ha portato a grandi risultati:
– oltre 2,8 miliardi di cartoni per bevande da 1 litro che, stesi uno dopo l’altro,
equivalgono a una distanza pari a 16 volte il giro della Terra
– più di 1,2 milioni gli alberi salvati grazie a questa iniziativa, un valore pari a una
superficie di più di 4.200 campi da calcio
– oltre 73.000 tonnellate di CO 2e che equivalgono alle emissioni prodotte da più di 578.000
viaggi in auto Roma-Milano
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Il progetto Natural è stato premiato nell’ambito della 14esima edizione del “Sodalitas Social Award
2016†con il riconoscimento “Best in Classâ€, il più prestigioso premio sulla sostenibilità  d’impresa in Italia, e ha ottenuto nello stesso anno anche il premio “Non Sprecare†nella categoria “Aziende†grazie al proprio approccio all’economia circolare e ai consumi in ottica innovativa e sostenibile.
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Tra gli ultimi riconoscimenti ricevuti vi è anche il 2° posto alla 6° edizione degli European Paper Recycling Awards di Bruxelles, per la categoria Research & Development e il Premio EU Ecolabel 2017 per la ricerca e sviluppo di nuove soluzioni in ambito produttivo e ambientale.
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Risorse idriche
Oltre al risparmio delle materie prime, Lucart ha concentrato grandi sforzi sul fronte delle risorse
idriche, privilegiando il riciclo delle acque, monitorando costantemente la qualità degli scarichi idrici e i consumi nelle varie fasi del processo produttivo e ottimizzando l’andamento generale dei propri consumi.
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Questo ha permesso una riduzione del consumo specifico di acqua per la produzione della carta con un risparmio pari al – 5,7% di acqua consumata per tonnellata di carta prodotta rispetto al 2015 e una riduzione complessiva del 14% rispetto al 2014.
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Logistica
Parlando di logistica, Lucart ha ridotto notevolmente il proprio impatto sull’ambiente in termini di
emissioni: 690 tonnellate di CO 2 in meno, grazie all’incremento del trasporto su rotaia,
nell’ambito del progetto “Mobilità Sostenibile: trasferimento trasporto materie prime da gomma a
rotaiaâ€, presentato nel 2015 e proseguito nel 2016.
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Il progetto, che interessa principalmente lo stabilimento di Diecimo (LU), ha l’obiettivo di utilizzare la rete ferroviaria esistente per ridurre sensibilmente il trasporto su strada di materie prime e prodotti finiti.
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Risorse energetiche
Sul fronte delle risorse energetiche, l’azienda è costantemente impegnata nel migliorare l’efficienza dei propri processi produttivi. Lucart è stata, tra l’altro, uno dei primi gruppi cartari europei a puntare sulla tecnica dell’autoproduzione di energia elettrica, attraverso centrali di
cogenerazione alimentate a gas metano.
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Emissioni in atmosfera
Per quanto riguarda le emissioni in atmosfera, Lucart ha messo in atto un piano di efficientamento
dei propri consumi energetici e di impiego di energia da fonti rinnovabili che ha permesso una
diminuzione delle emissioni per tonnellata di carta prodotta.
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Da oggi fino al 10 novembre, inoltre, Lucart è a Ecomondo, la Fiera Internazionale del recupero di
materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, dove sarà possibile approfondire i temi oggetto del
Report di Sostenibilità insieme ai manager dell’azienda (Hall B1 – Stand 108).
Fonte: Lo Schermo