LUCCA. È ancora molto da giocare, nel centrodestra locale, la partita delle candidature in vista delle elezioni politiche della primavera 2018. Quattro, undici o diciotto marzo: le date che si fanno per la consultazione da cui uscirà il nuovo governo sono queste. Significa che 45 giorni prima dovranno essere depositate le liste, cercate le firme, iniziata la campagna elettorale per i candidati. Di tempo per decidere alla fine ne rimane poco.
Come sicura, ad oggi, in provincia di Lucca, si dà la candidatura alla Camera di Massimo Mallegni, sindaco di Pietrasanta ed esponente di spicco di Forza Italia dimessosi da primo cittadino perché, come ha dichiarato, «chiamato dal Cavaliere in persona». Candidatura che le previsioni danno nel collegio uninominale della Toscana Nord, a cavallo fra la Versilia storica, le province di Massa e Carrara e Camaiore, ultimo territorio comunale entrato nel perimetro del collegio dopo le modifiche apportate nei giorni scorsi alla Camera alla bozza iniziale. Ma sembra che sempre Mallegni possa, come una sorta di paracadute, essere candidato in contemporanea anche in un altro collegio (proporzionale) in un’altra regione: chi parla della Sicilia, chi del Lazio nel collegio di Viterbo.
Molto più incerta invece, la situazione negli altri due collegi che insistono sul territorio provinciale. In quello di Lucca, ad esempio, che comprende anche Viareggio e Massarosa e, in virtù delle ultime modifiche, anche Capannori. Qui sta la prima partita aperta. Le valutazioni sono in corso: nei singoli partiti dell’alleanza di centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord; probabilmente a Lucca potrebbe alla fine uscire anche una quarta lista di centristi più orientati a destra) e nel quadro dell’alleanza, che si dichiara, a livello locale, «molto compatta».
Per l’indicazione del candidato di ogni singolo collegio peseranno il peso a livello locale e il quadro nazionale di ciascun partito. A farsi avanti nel centrodestra per questa candidatura sarebbe Riccardo Zucconi, coordinatore provinciale di FdI. Nome che sembra piacere anche al resto della coalizione, anche se nessuno, ad oggi, si spenderebbe per confermarlo.
È forse quella la questione più aperta, e forse anche la più difficile per il centrodestra. Il cui candidato potrebbe vedersela, se le indiscrezioni venissero confermate, con un nome forte del centrosinistra (a marca Pd) come Stefano Baccelli.
Ancora tutte da vedere anche le candidature per il collegio che comprende Porcari, Montecarlo, Altopascio e sconfina in territorio pistoiese: qui, la possibilità che a spuntarla sia un candidato lucchese è molto bassa, nel centrodestra come del resto nel centrosinistra.
Una certezza, invece, è la non candidatura di Maurizio Marchetti, ex plurisindaco di Altopascio, attuale coordinatore provinciale del partito di Berlusconi.
Marchetti non correrà né per la Camera né per il Senato. E i motivi, in primo luogo, sono riconducibili all’effetto domino che potrebbe scatenare un’altra candidatura molto accreditata in Toscana nell’ambito del centrodestra: quella di Stefano Mugnai, attuale capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale. Un nome come quello di Mugnai potrebbe avere molte chance per passare: in questo caso si libererebbe un posto in consiglio regionale. E proprio Marchetti, che aveva partecipato alla competizione elettorale per il consiglio regionale nel 2015, ne uscì come primo dei non eletti sempre di Forza Italia. Quindi, se Mugnai andasse alla Camera, Marchetti entrerebbe in consiglio regionale.
Un altro motivo, più legato alle dinamiche interne del partito, allontanerebbe da Marchetti l’ipotesi di candidarsi alle politiche. Ovvero il fatto che in caso di elezione alla Camera sia di Mugnai che di Marchetti, il posto rimasto vuoto in consiglio regionale toccherebbe a Giovanni Santini, secondo dei non eletti nella lista di Forza Italia alle regionali del 2015. Santini entrerebbe, ma non rappresenterebbe più Forza Italia, da cui è nel frattempo uscito.
Un nodo che ufficialmente rimane da sciogliere nel centrodestra provinciale, ad oggi, è la ricandidatura di Debora Bergamini, viareggina, parlamentare di Forza Italia. Alle ultime politiche fu candidata ed eletta in un collegio dell’Emilia Romagna: non si esclude che l’esperienza possa essere replicata. Da parte sua almeno, dagli ambienti politici a lei vicini, viene ribadito che la disponibilitÃ
della parlamentare viareggina a ripresentarsi ci sarebbe.
Il dibattito è avviato, e su più livelli come si può immaginare. Anche se c’è chi giura che alla fine «tutto si giocherà negli ultimi giorni prima dell’ufficializzazione dei nomi».
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Fonte: Il Tirreno