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Capannori I comuni di Capannori, Altopascio, Porcari e Villa Basilica hanno ottenuto un finanziamento regionale per il piano strutturale

Capannori –

 I comuni di Capannori, Altopascio, Porcari e Villa Basilica hanno ottenuto un finanziamento regionale per il piano strutturale

In arrivo 100 mila euro dalla Regione Toscana per la realizzazione del piano strutturale intercomunale che nascerà grazie all’associazione tra i Comuni di Capannori, Porcari, Altopascio e Villa Basilica. Le quattro amministrazioni comunali della Piana nell’ambito di un bando regionale dedicato alla redazione dei Piani strutturali in forma associata ha ottenuto il massimo del finanziamento previsto piazzandosi al secondo posto della graduatoria. Grazie a queste risorse sarà cosi possibile iniziare un nuovo percorso (l’avvio del procedimento è formalmente previsto entro il prossimo giugno, ma gli  amministratori dei quattro Comuni contano di anticiparlo ai primi mesi del 2018) per costruire in modo condiviso e con una visione territoriale sovracomunale uno strumento urbanistico importante come il piano strutturale, che andrà a definire strategie e prospettive di governo del territorio dei prossimi anni di un’ampia e importante area della Piana lucchese. Area con una grande estensione territoriale, in totale circa 240 chilometri quadrati, che conta circa 75 mila abitanti. L’Ente responsabile dell’esercizio associato per la redazione del piano strutturale intercomunale è il Comune di Capannori.

“Siamo soddisfatti di aver ottenuto questo finanziamento che costituisce un contributo importante alla realizzazione del piano strutturale intercomunale – affermano  la vice sindaca di Capannori  Amadei,  il sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari, il sindaco di Altopascio Sara D’Ambrosio e il sindaco di Villa Basilica, Giordano Ballini-. Uno strumento in cui crediamo molto perché siamo convinti che la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse ambientali e del paesaggio, il governo delle dinamiche insediative e socio-economiche, debbano necessariamente essere perseguiti attraverso un comune progetto territoriale che vada al di là dei confini amministrativi di ciascun ente, individuando un disegno unitario volto a rispondere alle domande emergenti dal territorio. Per questo, facendo parte i nostri comuni  di un ambito territoriale omogeneo dal punto di vista paesaggistico, sociale e storico, dove le dinamiche territoriali, insediative e socio-economiche si sviluppano in continuità tra loro, ci siamo associati per realizzare un piano strutturale coordinato che siamo certi porterà benefici a questa importane area della Piana lucchese”. 

Gli specifici obiettivi del piano strutturale intercomunale sono la realizzazione di azioni di programmazione e pianificazione di area vasta coerenti con le finalità dell’ultima legge regionale in materia (65/2014) e del Piano Paesaggistico regionale, per lo sviluppo del territorio di ambito sovracomunale, in termini di sostenibilità ambientale, infrastrutturale e socio economica ed, inoltre, l’ottimizzazione del coordinamento tra diversi settori e tipologie di insediamento. Lo scopo è migliorare l’efficacia degli strumenti urbanistici locali operativi per la successiva attuazione di interventi nei diversi sistemi di tipo produttivo, culturale, abitativo, ambientale, logistico, paesaggistico e socio economico.
Tra le finalità del nuovo strumento urbanistico condiviso anche la valorizzazione del territorio rurale e  la tutela dei livelli  di biodiversità esistenti e dell’identità paesistica nel suo complesso, oltre i singoli confini comunali limitando l’ulteriore consumo di suolo. Il piano strutturale intercomunale punta inoltre alla valorizzazione della gestione sostenibile delle risorse naturali e paesaggistiche dei territori di più comuni, dando priorità alla riqualificazione delle parti compromesse o degradate per un eventuale recupero e rigenerazione e  all’equilibrio delle relazioni fra i diversi bisogni sociali, attività economiche e produttive, anche attraverso la minimizzazione degli impatti ambientali prodotti dalle attività economiche esistenti e di nuova previsione dell’ambito territoriale di riferimento.