LUCCA. Qualcuno ha già appeso il camice al chiodo, qualcun altro lo farà nei prossimi mesi. E in capo a cinque anni, da qui al 31 dicembre del 2022 saranno 41 i medici di famiglia lucchesi che dovranno lasciare il proprio ambulatorio per raggiunto limite di età . Lo avevamo anticipato nelle settimane scorse e ora siamo in grado di pubblicare i nominativi dei dottori che andranno in pensione, suddivisi per anno e con l’indicazione del comune (o dei comuni) nel quale prestano servizio.
I medici di medicina generale (è la dizione corretta) possono prestare servizio fino a 70 anni di età . Dopo sono costretti a lasciare. E questa tagliola, che ha già fatto lanciare più di un allarme a livello nazionale, nei prossimi anni scatterà anche in Lucchesia dove lavorano 157 professionisti: 65 a Lucca, 53 nella Piana e 39 in Valle del Serchio. Nell’arco di quest’anno il pensionamento riguarderà sette medici di famiglia, stessa cifra del 2019. La previsione è invece di soli tre pensionamenti nel 2020 mentre si risalirà a sette nel 2021 e a ben 17 nel 2022. Un’impennata, quest’ultima, che ha anche una ragione storica: fra 1969 e 1970 venne infatti liberalizzato l’accesso alle facoltà universitarie indipendentemente dalla scuola superiore frequentata. E, dunque, proprio le generazioni nate all’inizio degli anni Cinquanta sono quelle che inaugurarono il boom di medicina (come, del resto, di tante altre facoltà ).
LA LISTA COMPLETA
2018
Carmelo Di Dio (Lucca)
Gianfranco Leonori (Lucca)
Pellegrini Lunardi (Castelnuovo Garfagnana)
Angelo Martinelli (Lucca)
Lorenzo Mencacci (Borgo a Mozzano)
Aldo Sargentini (Lucca)
Antonio Valente (Lucca)
2019
Francesco Filippi (Lucca)
Giuseppe Gianni (Bagni di Lucca)
Ersilia Lombardi (Lucca)
Dino Nardinelli (Lucca)
Valerio Pesi (Altopascio)
Mauro Saccocci (Lucca)
Vincenzo Scatena (Lucca)
2020
Giuseppe Giannotti (Camporgiano, Molazzana, Piazza al Serchio)
Francesco Pellegrini (Lucca)
Franco Salvoni (Capannori)
2021
Dante Fantozzi (Lucca)
Franca Girolami (Piazza al Serchio, Vagli, Camporgiano)
Marco Lera (Capannori)
Umberto Menesini (Lucca)
Umberto Quiriconi (Lucca)
Alessandro Romboli (Lucca)
Pietro Paolo Tondo (Lucca)
2022
Rosella Andreuccetti (Lucca)
Barbara Baldacci (Gallicano)
Luigi Berti (Lucca)
Gigliola Biagini (Capannori)
Andrea Bruschini (Bagni di Lucca)
Gian Luca Cardosi (Coreglia)
Roberto Carlotti (Lucca)
Stefano Devescovi (Lucca)
Pier Luigi Gallia (Lucca)
Antonio Ghilarducci (Capannori)
Luciano Guidi (Fabbriche di Vergemoli, Borgo a Mozzano)
Giorgio Lippi (Lucca)
Riccardo Marchettoni (Lucca)
Guglielmo Menchetti (Lucca)
Luigi Micheli (Lucca)
Annalia Soletti (Lucca)
Palmira Tuccori (Capannori)
Il rebus, ovviamente, è tutto nella sostituzione di questi medici pensionandi. Il bilancio è in rosso: l’università e il corso organizzato dalla Regione non formano abbastanza medici che scelgano questa strada. E se per i primi pensionamenti il problema potrà essere in qualche maniera arginato, probabilmente l’accumulo nel corso dei prossimi anni creerà più di un problema. E a soffrirne saranno in primis i cittadini. Che – oltre a perdere un professionista di fiducia – potrebbero vedersi costretti a scegliere un altro dottore lontano da casa. La sostituzione “uno a uno†non è infatti garantita. Quando un medico va in pensione, i suoi assistiti vengono suddivisi fra i professionisti che si trovano in quella zona. Se il risultato di questa divisione supera i 1.500 pazienti per medico (il massimo ammesso dalla legge) si fa richiesta alla Regione
per ottenere un nuovo dottore. Nel frattempo, però, i cittadini dovranno appoggiarsi a un medico disponibile. E nel caso dei piccoli comuni (come in Garfagnana) questo potrà significare con tutta probabilità doversi spostare di qualche chilometro per trovare un ambulatorio.
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Fonte: Il Tirreno