Porcari (LUCCA) –
PORCARI. Si sblocca l’annosa questione dei lavori di ammodernamento dell’impianto di depurazione di Casa del Lupo, lungo l’autostrada tra Capannori e Porcari. Il via ai lavori entro l’estate per il potenziamento della capacità depurazione dell’impianto, che passerà dagli attuali 1700 a 2300 metri cubi ora di acque reflue garantendo un miglioramento dei cicli di lavorazione a servizio del polo industriale, in particolare delle aziende cartarie. Il nuovo depuratore, oltre al problema degli sversamenti in acque superficiali e della gestione dei reflui, nonché della riduzione dei consumi e dell’aspirazione dei fanghi, eliminerà anche il problema dei cattivi odori.
Un maxi investimento complessivo di 19 milioni di euro, per un’opera attesa da anni, prevista dall’accordo di programma del 2008 sulla subsidenza: 14 milioni cui 5 milioni a carico della società Acquapur, partecipata dai quattro comuni (Capannori, Porcari, Montecarlo e Altopascio insieme detengono il 60 per cento) e 5 milioni versati dai soci privati (Assoindustria). Dopo una fase di stallo, legata ai mancati finanziamenti statali, sono state reperite le risorse ed è stato aperto il bando per procedere all’affidamento dei lavori entro l’8 marzo dopo la valutazione delle 15 offerte. «Entro l’estate vogliamo essere pronti per l’inizio dei lavori che si concluderanno nel 2020» annuncia Lara Pacini, presidente di Aquapur.
Si respira un clima di soddisfazione nelle parole dei sindaci Luca Menesini (Capannori) e Leonardo Fornaciari (Porcari) dell’assessore Alessandro Remaschi (Altopascio) e del consigliere comunale Roberto Del Vigna (Montecarlo) e del vicedirettore di Confindustria Toscana Nord Claudio Romiti. «Un passo importante verso i lavori al depuratore – sottolineano Pacini e gli altri membri del cda di Aquapur – con questo importante potenziamento si ridurranno il consumo energetico e l’impatto ambientale del depuratore, anche dal punto di vista degli odori. Oltre alla nuova linea delle acque riqualificheremo anche l’impianto esistente».
«Un’opera attesa da molto tempo e ringraziamo Aquapur – commenta Luca Menesini – importante dal punto di vista del settore produttivo ed ambientale. E per l’intero comparto produttivo locale». «La Piana è un luogo bisognoso di infrastrutture – commenta Fornaciari – e molti avevano iniziato a perdere le speranze su questo progetto».
«Uno splendido esempio di collaborazione tra pubblico e privato†evidenziano Remaschi e Del Vigna. Soddisfatti anche gli industriali Claudio Romiti: «Obiettivo importante, ma dobbiamo guardare avanti. Sarà fondamentale il potenziamento della rete fognaria oltre a trovare una soluzione al problema delle acque parassite. C’è un accordo di programma del 2008. Se slittano i tempi ci saranno problemi per le aziende».
In ballo ci sono 17 milioni per il potenziamento delle rete fognaria da parte di Acque spa. L’intesa prevedeva interventi alla rete fognaria della Piana e al depuratore di Casa del Lupo, oltre
al cosiddetto “tubone 2” (tra cui i fondi per la subsidenza) per ridurre i prelievi dal Serchio. Un intervento che porterebbe benefici in alcune zone del territorio capannorese ancora sprovviste (come il viale Europa) o via del Popolo dove sono vetuste.
Nicola Nucci
Fonte: Il Tirreno