ALTOPASCIO. Industrie Celtex si espande, con un progetto che sposa modernità e tutela del territorio. Una dimostrazione di come sviluppo e ambiente non siano, necessariamente, termini incompatibili tra loro. Anzi.
L’azienda, con sede a Montecarlo e stabilimenti all’estero, punto di riferimento nella produzione di carta tissue, ha messo a punto un progetto all’avanguardia da sviluppare proprio ad Altopascio, che risponde a tre obiettivi: proseguire nell’opera di riqualificazione dell’area industriale altopascese, garantire massimi livelli di sicurezza (soprattutto quella antincendio), e contribuire al miglioramento della qualità dell’aria e quindi dell’ambiente.
In cantiere, infatti, Industrie Celtex ha la realizzazione di un magazzino completamente automatizzato, che riduce il rischio incendi e investe sulla logistica, rispettando così i principi fondanti dell’Industria 4.0. Con un investimento complessivo di 25 milioni di euro, Industrie Celtex sta poco a poco cambiando il volto della zona industriale di Altopascio. Tre anni fa l’azienda ha acquisito l’area dell’ex-Mancioli, da tempo in stato di completo abbandono: luogo di bivacco e terreno fertile per rave party, prostituzione e spaccio di droga. I lavori di bonifica e ristrutturazione hanno consentito di recuperare un’estensione totale di 55mila metri quadrati e il trasferimento della sede commerciale nel nuovo polo direzionale a novembre 2017, con un conseguente incremento dell’indotto locale.
L’espansione di Celtex su Altopascio prosegue con un’infrastruttura ultratecnologica per una superficie ulteriore di 15mila metri quadrati. L’immobile, che si svilupperà in altezza per 23 metri, potrà stoccare fino 40mila pallet di prodotto finito e a contraddistinguerlo sarà un aspetto ben preciso: la totale automazione. Quindi Altopascio diventerà il cuore logistico di Industrie Celtex, concentrando in un unico sito gli attuali hub logistici dislocati sul territorio toscano. Ecco, che anche il problema degli autotreni in transito nel centro di Altopascio viene così aggirato,
vista anche la vicinanza al casello autostradale
Oltre all’automazione il magazzino vanterà anche l’utilizzo di un nuovo metodo di prevenzione incendi con sistemi a riduzione di ossigeno, basato sulla diminuzione permanente della concentrazione O2 nei locali protetti.
Fonte: Il Tirreno