CAPANNORI – Passo avanti per il piano strutturale associato intercomunale dei Comuni di Capannori (capofila), Porcari, Altopascio e Villa Basilica.
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Dopo la firma, nel settembre scorso, di un’apposita convenzione tra le quattro amministrazioni comunali, ieri pomeriggio (martedì) il consiglio comunale ha approvato (astenuta l’opposizione) l’avvio del procedimento del piano che ha come obiettivo la costruzione per la prima volta in modo condiviso e con una visione sovracomunale di questo importante strumento urbanistico che andrà ad incidere sull’attività di trasformazione urbana e territoriale dei prossimi anni di un’ampia e importante area della Piana lucchese. Le caratteristiche, gli indirizzi e gli obiettivi strategici del piano strutturale intercomunale sono stati illustrati all’assemblea consiliare dalla vice sindaca Silvia Amadei.
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Tra le tematiche fondamentali che interessano i territori dei diversi comuni e che saranno al centro del piano strutturale intercomunale, il tema della mobilità , per definire l’insieme degli interventi necessari e coerenti per la costruzione di un sistema di mobilità sostenibile, per tutelare i centri urbani dal traffico, per integrare le reti di mobilità ciclabile e il sistema di trasporto pubblico, per favorire l’accessibilità alle stazioni ferroviarie e l’interscambio tra trasporto su gomma e rotaia, per lo sviluppo e il potenziamento dello scalo merci del Frizzone e per la sua integrazione con i distretti industriali di Porcari, Carraia e Tassignano.
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Tra le finalità del nuovo strumento urbanistico condiviso l’attivazione di sinergie per il recupero e la riqualificazione dei sistemi insediativi favorendo la politica del riuso delle aree già urbanizzate e per evitare ulteriore consumo di suolo; la valorizzazione del territorio rurale e delle produzioni agricole patrimonio identitario della comunità locale; la valorizzazione del paesaggio e delle risorse naturali e ambientali. In tema di sviluppo economico attenzione alla riqualificazione del sistema artigianale e industriale prestando attenzione alle esigenze di ammodernamento delle attività esistenti e prevedendo allo stesso tempo la rilocalizzazione delle attività produttive e di servizio attualmente in contesti non adeguati. Tra gli obiettivi primari dell’azione intercomunale anche la riorganizzazione degli spazi pubblici, delle attrezzature e dei servizi ai cittadini come parcheggi, verde pubblico attrezzato, piazze ed il loro miglioramento qualitativo e quantitativo.
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Tra gli obiettivi strategici del piano strutturale intercomunale anche il consolidamento del tessuto commerciale favorendo la permanenza e la rivitalizzazione del commercio al dettaglio ed inoltre la valorizzazione delle risorse storiche e culturali incentivando, ad esempio le attività turistico-ricettive nella forma dell’ospitalità diffusa, valorizzando il sistema delle ville e organizzando percorsi territoriali e tematici di fruizione turistica.
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«L’approvazione dell’avvio del procedimento è un atto importante, perché apre la fase operativa del piano strutturale intercomunale – affermano la vice sindaca di Capannori Silvia Amadei e i sindaci di Porcari Leonardo Fornaciari, di Altopascio Sara D’Ambrosio e di Villa Basilica, Giordano Ballini. I nostri Comuni fanno parte di un ambito territoriale omogeneo dal punto di vista paesaggistico, sociale e storico, dove le dinamiche territoriali, insediative e socio-economiche si sviluppano in continuità tra loro disegnando confini sempre meno corrispondenti a quelli amministrativi. Questo il motivo di fondo che ci ha spinto ad unirci per lavorare ad un piano strutturale intercomunale che individui un disegno unitario volto a rispondere alle domande emergenti dal territorio. Per la prima volta nella storia dei Comuni della Piana si realizzeranno scelte condivise in ambito urbanistico che hanno alla base valori e buone prassi come la limitazione al consumo di suolo, la salvaguardia dell’identità del territorio, la rigenerazione urbana, la sostenibilità ambientale. Adesso dopo l’approvazione dell’avvio del procedimento si aprirà anche una fase di partecipazione pubblica che vedrà coinvolti i cittadini – oltre naturalmente ai soggetti pubblici competenti in materia ambientale – per dar vita ad un documento di programmazione urbanistica il più condiviso possibile volto a migliorare e rendere sempre più vivibile e più sostenibile il nostro territorio tenendo conto delle reali esigenze che da questo provengono».
Fonte: Lo Schermo