Porcari (LUCCA) –
PORCARI. Snaitech passa di mano. L’azienda britannica Playtech ha annunciato l’acquisto del 70,561% del capitale del gruppo di Porcari, al prezzo di 2,19 euro per azione per 291 milioni complessivi. A cedere le quote di maggioranza, il 70 per cento del capitale, sono Global Games (azionista di controllo con una partecipazione del 55,533%) e Oi-Games (che in Snaitech ha il 15,028%). Un nuovo cambio della guardia dopo la fusione tra Snai e Cogetech per il gigante (terza società in Italia) nel settore gioco e scommesse con 650 dipendenti, di cui 350 concentrati nella sede della Piana lucchese, e proprietaria dell’ippodromop Sesana di Montecatini.
Per Mor Weizer, amministratore delegato di Playtech, nata nel 1999 e attiva nella realizzazione di software per siti di gaming e scommesse sportive online, presente in molti paesi al mondo e con oltre 5mila dipendenti, «l’acquisizione di Snaitech rappresenta l’opportunità di creare un operatore verticalmente integrato nel più grande mercato europeo del gioco d’azzardo, offrendo un valore significativo agli azionisti». Secondo Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech, «questa acquisizione riflette la posizione di Snaitech come uno dei marchi leader e più noti in Italia e offre un valore significativo ai nostri azionisti. La combinazione della tecnologia e dell’esperienza di Playtech in Italia con il potente marchio Snaitech significa che saremo più capaci di cogliere le opportunità online in un mercato italiano in rapida crescita».
Il closing dell’operazione, condizionato all’avveramento di alcune condizioni sospensive, è previsto entro l’estate, poi Playtech dovrà promuovere un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria sulle restanti azioni Snaitech al medesimo prezzo.
Da valutare quello che sarà l’impatto di questa operazione a livello occupazionale sui lavoratori della Snaitech, che proprio a Porcari ha la sua sede principale. Si arriva da una vertenza lunga e travagliata che ha scongiurato in extremis 14 licenziamenti dopo le fuoriuscite volontarie di decine di lavoratori. Il segretario Massimo Braccini della Fiom Cgil chiede la piena tutela dei lavoratori: «Non permetteremo speculazioni sulle spalle dei lavoratori e precisiamo che alla base di importanti passaggi ci deve essere il rilancio dell’attività , gli investimenti e un aumento occupazionale ricordando che l’azienda, dopo la fusione tra Snai e Cogetech, ha attuato un processo di ristrutturazione, preparando un terreno finalizzato anche alle cessione, costato pesanti sacrifici ai lavoratori e riduzioni di personale. Non possiamo permettere che grandi operazioni industriali passino sopra la testa degli interessi collettivi. Anche se l’iniziativa economica privata è libera, deve essere utile anche socialmente e garantire la sicurezza e dignità dei lavoratori». Una questione legata anche alle concessioni ministeriali. «Con questa operazione si entra in un nuovo scenario che va analizzato attentamente, anche nei termini di cosa comporta un passaggio di questa natura per il settore in Italia – dice Braccini – lo Stato trae da questo
settore importanti entrate e ha anche il potere di possibili interventi poiché le attività sono legate al rilascio di concessioni che devono essere rilasciate nell’interesse pubblico e della collettività e non del libero mercato e massimo profitto costi quel che costi». (n.n)
Fonte: Il Tirreno