Porcari (LUCCA) –
CAPANNORI. Sono ore frenetiche per il futuro dei lavoratori della Papergroup di Capannori, azienda del settore cartario. Il tribunale dovrà decidere sul via libera o meno alla gestione in concordato. In ballo ci sono 37 dipendenti per i quali è stata aperta una procedura di mobilità . Il decreto potrebbe arrivare a breve, forse già questa settimana. È la speranza dei sindacati che giovedì avranno un nuovo incontro con la proprietà per discutere del piano di salvataggio.
Una trattativa, quella per la salvaguardia dei posti di lavoro, che inevitabilmente passa dalla decisione del tribunale. Al centro del piano sindacale la riduzione degli esuberi, gli incentivi all’esodo e una serie di meccanismi (dalla diminuzione degli orari di lavoro ai contratti di solidarietà ) per attutire gli effetti negativi sull’occupazione fino alla valutazione di eventuali pre-pensionamenti. «È chiaro che l’esito sulla proposta concordataria cambierà anche la dinamica della vertenza – spiega Simone Tesi della Cgil – Se ci sarà l’avvio della procedura di concordato o invece il diniego alla richiesta, cambia tutto. Per questo ci siamo presi qualche giorno di tempo per verificare tutte le possibilità per poi arrivare ad una soluzione».
L’esponente della Cgil chiede la riduzione degli esuberi per tutti e i tre gli stabilimenti, i due operativi di Capannori e San Gennaro, e quello di Carraia che diventerà un grande magazzino con il trasferimento della sede. E non c’è solo il caso Papergroup a tenere banco sul fronte occupazionale nel territorio di Capannori. Quello della Velan Abv, un’azienda appartenente a una multinazionale canadese, che occupa 110 dipendenti e opera nell’ambito del settore “Oil & Gas†e in particolare produce valvole. Su questo fronte arrivano notizie positive.
L’azienda ha confermato di volere chiudere la sede di Capannori (sarà trasferita nell’altro stabilimento di Salanetti a Porcari), ma non sarà più chiusa l’officina che aveva messo a rischio nove posti di lavoro. I licenziamenti saranno ridotti da 9 a 5 dopo l’incontro previsto dalla procedura del 24 maggio scorso. «Siamo in fase di trattativa – riferisce Mauro Rossi, segretario provinciale della Fiom Cgil – ma siamo riusciti già a ottenere risultati positivi visto che l’azienda ha accettato di non chiudere l’officina e quattro macchine saranno portate nello stabilimento di Salanetti. Il risultato concreto è la riduzione dei licenziamenti
da 9 a 5 e stiamo trattando per le posizioni di altri lavoratori che potrebbero essere ricollocati. L’obiettivo pertanto è quello di arrivare a un azzeramento dei “tagli†annunciati dall’azienda». C’è poi la “nuova” Snaitech dopo l’acquisizione da parte del colosso inglese Playtech.
Fonte: Il Tirreno