LUCCA. La Conferenza zonale per l’istruzione della Piana di Lucca presenta una nuova iniziativa rivolta ai genitori dei bambini da 0 fino a 6 anni. Lo fa pubblicando due “mappeâ€: la prima rivolta ai servizi educativi per la prima infanzia – quindi per bambini da 0 a 3 anni; la seconda si rivolge alla fascia 0 -6 anni e presenta le possibilità di crescita nei Comuni che compongono la conferenza (Altopascio, Capannori, Lucca, Montecarlo, Pescaglia, Porcari e Villa Basilica).
I due strumenti, che vedono la cura editoriale e grafica della Cooperativa Sociale Odissea e il supporto del coordinamento pedagogico zonale, sono stati finanziati dalla Regione Toscana attraverso i Fondi Famiglia. Oltre alla versione in italiano sono disponibili anche quelle in inglese e francese.
Le due guide sono state presentate questa mattina nella Sala degli Specchi di Palazzo Orsetti da Ilaria Vietina, presidente della Conferenza zonale per l’istruzione della Piana di Lucca oltre che assessora alle politiche formative del Comune di Lucca e dall’assessore alle politiche educative del Comune di Capannori Francesco Cecchetti. Hanno partecipato inoltre Marta Bonetti della coop Odissea e Laura Cesarano per il coordinamento pedagogico del Comune di Lucca.
“I servizi educativi per la prima infanziaâ€, titolo della guida per la fascia 0-3 anni, è definita da Ilaria Vietina «un invito a conoscere, visitare, frequentare tutti i nidi d’infanzia, i centri gioco educativi, il centro bambini e famiglie e tutti i servizi educativi del territorio. Vogliamo che siano conosciuti tutti i luoghi dove le bambine e i bambini nei primi anni di vita possono avere esperienze educative significative, forti e importanti per la loro crescita, dove possono sperimentare le loro attività e maturare la loro autonomia». Nella guida vengono presentati i 30 servizi educativi per bambini da 0 a 36 mesi nei sei Comuni dalla Piana. «Le due guide sono
molti utili per sostenere i genitori nel loro impegnativo compito – dice Cecchetti -. Far conoscere i servizi che esistono è il modo migliore per invitare tutti a entrare in contatto e a frequentare le diverse opportunità educative, contribuendo a costruire una comunità educante».
Fonte: Il Tirreno