Porcari (LUCCA) –
LUCCA. LuccaBiodinamica cresce. La rete nata due anni fa, che riunisce aziende agricole impegnate nell’agricoltura biologica e biodinamica, ha accolto un nuovo socio, l’azienda agrituristica Villa Pierotti Bagneschi, di Guamo. Un’importante storia di conversione: «Nel 2015, quando conobbi Federico Martinelli, Saverio Petrilli e Roberto Parissenti e sentì parlare per la prima volta di agricoltura biodinamica, coltivavo fuori suolo, facevo l’idroponica, e non ero nemmeno certificato biologico» racconta Mauro Bagneschi, che è il sedicesimo socio di Lbd.
Dopo quel primo momento di formazione, Mauro – su suggerimento di Marco Del Pistoia della cooperativa l’Unitaria di Porcari, che ospitò l’incontro – chiamò Federico Martinelli, dell’azienda agricola Nicobio di Orbicciano: tra i produttori di Lbd, è l’unico a dedicarsi esclusivamente a verdure ed ortaggi. Come fa lui.
«Marco mi consigliò di andare da Federico, di far domande e di cercare risposte ai miei interrogativi nella sua esperienza, per capire se la biodinamica poteva aiutarmi. Quando ero passato all’agricoltura idroponica, infatti, l’avevo fatto perché non c’era una produzione sufficiente, il mio suolo non “funzionava”. L’idroponica, però, alla lunga si è rivelata molto costosa, specie per l’acquisto dei concimi» , spiega oggi Mauro.
Con l’aiuto di Federico e Roberto Parissenti, e il supporto di tutta LuccaBiodinamica, Mauro usa per la prima volta i preparati 500 e 501. Poi fa il sovescio, per migliorare la qualità del suo suolo. «Da lì sono partito, e ho continuato da solo» racconta.
«Questa storia rappresenta per noi uno straordinario successo: Lbd nasce per parlare ai contadini, e spingerli verso una pratica agronomica, la biodinamica, che guarda al futuro» sottolinea Saverio Petrilli, presidente della rete.
L’impianto per l’agricoltura idroponica è stato smontanto e oggi le serre – per un totale di 2.400 metri quadrati – sono al servizio dell’attività orticola. La superficie dell’azienda agricola Villa Pierotti Bagneschi si estende su 4 ettari, compresi vigneto e oliveto. «Siamo formalmente in conversione biologica. E se prima conferivo la maggior parte della produzione, ora vendo direttamente circa il 90 per cento
del prodotto» spiega Bagneschi.
Con la moglie Dina Pierotti, ogni martedì è a San Concordio (al mercato nel parcheggio dell’Ipersoap), il giovedì all’Arancio (in via di Tiglio nel parcheggio dell’ex Alamarket) e il sabato a Marlia, al mercato contadino di via Paolinelli.
Fonte: Il Tirreno