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[ALTOPASCIO] Via Marginone dimenticata Verso l’esposto in procura

CAPANNORI. «Via del Marginone è una strada disastrata»: inizia così la petizione firmata da una ventina di famiglie per chiedere la messa in sicurezza quella che, malgrado la carreggiata stretta, è una via di grande scorrimento tra Tassignano e Santa Margherita verso Lucca. Le “riprese” dell’asfalto e le “toppe” collocate qua e là negli ultimi mesi non sembrano avere risolto il problema per i residenti.

La petizione era stata presentata il 30 aprile dai cittadini che abitano in via del Marginone est, nel tratto tra il bivio di via Chelini e il semaforo dell’incrocio con via della Madonnina, ma in quest’arco di tempo poco o nulla è stato fatto. «Solo un giorno – si lamentano i residenti – si è vista un’auto della polizia municipale appostata, ma per poco, poi più niente. Questo nonostante i solleciti dei cittadini per il grande traffico e la poca sicurezza della strada, tra buche, carreggiata stretta, assenza di marciapiedi, assenza di illuminazione e guard rail, velocità non limitate adeguatamente e la, richiesta di postazioni fisse per controllare la velocità. Traffico tra l’altro in ambo i sensi, sebbene sia consentito il traffico verso Capannori solo ai residenti della via. Perché le autorità non controllano anche questo? A tutela della sicurezza sono state chiesti segnali stradali e limitatori di velocità, ma niente. Il Comune ha fatto un’imbiancatura della strada, peccato che l’asfalto sia da rifare».

Strada poco sicura, viene sottolineato, anche per «i pedoni e per i ciclisti, perché la carreggiata è stretta e i veicoli, compresi i mezzi pesanti, sfrecciano ad alta velocità, e di notte la situazione si aggrava per la quasi assenza di punti luce. La strada è piena di crepe, rattoppi e dislivelli».

I cittadini ricordano le promesse di «piste ciclabili, lampioni e marciapiedi in una zona dove il traffico è stato impropriamente deviato da una strada per far sopportare altro traffico a ridosso di un centro di paese, con una carreggiata strettissima e non a doppio senso. In altri paesi, come Lammari, Marlia e Pieve San Paolo il sindaco e la giunta hanno fatto interventi, mentre noi ci sentiamo emarginati. I bambini e gli anziani della via vorrebbero uscire di casa senza essere travolti».

Adesso la petizione finirà

anche sui tavoli della Procura di Lucca: «Purtroppo l’unica via sembra mostrare i muscoli con un esposto. Siamo rammaricati, ma questa è l’unica soluzione di fronte alla sordità e cecità del Comune che si è dimenticato di via del Marginone e della nostra petizione». (n.n.)

Fonte: Il Tirreno