ALTOPASCIO. Per avere una stima esatta di quanto sia costato, ai titolari dell’autolavaggio CarWashCaste, quel colpo, è ancora presto. Ma non è roba da poco. C’è da calcolare quanto contante si trovasse in quel momento nella cassa, ma già indipendentemente da quello si tratta di una botta da migliaia e migliaia di euro, solo tendendo conto dei danni.
Un brutto e anticipato risveglio quello della famiglia Castellini, titolare dell’impianto. È quello vissuto la scorsa notte quando è scattato l’allarme dell’autolavaggio di Badia Pozzeveri.
Non erano nemmeno le due di notte, anzi, come riporta il video delle telecamere di sorveglianza, era esattamente l’una e 45. Insomma, tardi, ma nemmeno troppo, considerando che l’impianto non si trova su una stradina secondaria, ma sulla via Romana, un’arteria molto trafficata a qualsiasi ora del giorno e della notte. Non a caso si tratta di un impianto automatico in funzione 24 ore su 24. Ma il rischio di essere visti da qualche automobilista di passaggio o, addirittura, da qualche cliente – e ve ne sono – che sceglie la notte per lavare la macchina, non ha evidentemente spaventato i delinquenti che hanno preso di mira l’impianto.
Due persone, incappucciate, che sono state riprese dalle telecamere mentre a piedi si avvicinano all’ingresso del locale dove si trovano le gettoniere, ossia le macchinette dove, come in un qualunque distributore automatico, si infilano i soldi per avere in cambio i gettoni per far funzionare l’impianto di lavaggio.
Qui hanno prima forzato e danneggiato la porta del locale poi, una volta dentro, hanno letteralmente distrutto la cassaforte in cui finisce il denaro della gettoniera, svuotandola, per poi darsi alla fuga.
Il tutto è avvenuto in pochissimi istanti. I banditi, stando alle tracce rinvenute dai carabinieri intervenuti sul posto, si sarebbero poi allontanati su un motorino o su uno scooter, parcheggiato in una zona non inquadrata dalle telecamere.
Dietro di loro hanno lasciato, oltre a una cassaforte vuota (e distrutta) una gran devastazione, e un bilancio di danneggiamenti non indifferente, con i titolari dell’impianto costretti, oltre al danno del furto, a subire anche la beffa delle riparazioni da fare e da pagare.
Si tratta del secondo episodio del genere nell’arco di due anni per l’autolavaggio di via Romana. E più in generale
non si tratta di una novità per il territorio di Altopascio e della Piana, dove di colpi ai danni delle casseforti degli impianti automatici, tentati o riusciti, se ne sono registrati parecchi, a partire da quelli ai distributori automatici di carburante. —
Luigi Spinosi.
Fonte: Il Tirreno